Riceviamo e pubblichiamo la nota del Circolo Pd di Piediluco
PIEDILUCO (Terni) – Il Circolo Pd di Piediluco intende porre nuovamente all’attenzione dell’opinione pubblica, degli enti locali, tra cui la Regione Umbria, i temi che riguardano il risanamento ambientale delle acque del bacino lacustre, del dissesto spondale, degli smottamenti sulle mura perimetrali del paese dovute alle escursioni, e sul ripopolamento ittico.
Argomenti, questi, ormai non affrontati da molto tempo dall’amministrazione regionale umbra. Sono infatti trascorsi ormai quasi dieci anni dalla predisposizione dell’ultimo ripopolamento delle specie ittiche, ad eccezione dell’immissione di trote. Inoltre, l’ultimo monitoraggio di verifica del tipo di popolazione ittica presente è stato effettuato tra il 2011 e il 2012.
10 anni di latitanza e scarsa attenzione a questo tema da parte della Regione, cui sono state trasferite le competenze dalla Provincia di Terni, peraltro notevolmente importante per l’economia del paese e della città ternana, a nostro avviso sono un qualcosa di ormai inaccettabile.
Non solo, da quando il lago è diventato SIC, sito di interesse comunitario, non è mai arrivato un finanziamento su un progetto che poteva essere finanziato dalla Comunità Europea, c’erano anche delle risorse disponibili ma non c’erano progetti che potevano essere finanziati. Al contrario invece di quanto avvenuto per il Trasimeno, il lago principale della regione umbra, dove gli uffici hanno dimostrato una particolare attenzione e solerzia nelle diverse fasi di progettazione e nell’accesso ai fondi comunitari disponibili.
Già nel 2006 l’allora circoscrizione Velino aveva chiesto il declassamento del sito. Infatti, già allora non erano arrivati benefici per il territorio, sotto ogni profilo in quanto non sono stati effettuati i monitoraggi e i vari passaggi previsti dal regolamento istitutivo. Peraltro, il piano di gestione redatto nel 2013 è ormai superato e dovrebbe essere redatto nuovamente ma non si hanno notizie su come si intende procedere.
Da parte nostra c’è la speranza e la richiesta che quando sarà costituita la commissione deputata alla redazione del nuovo piano questo sia partecipato con la popolazione attraverso la presenza di un rappresentante locale e del comune di Terni. La volta precedente infatti l’assenza di questi commissari ha prodotto ingenti danni per il territorio di Piediluco. Non è possibile infatti, secondo noi che un piano così importante sia predisposto da un ente, da un comitato che si trova lontano dal territorio su cui sta intervenendo, magari da dietro una scrivania e che non conosce in profondità i temi dell’ambiente lacustre piedilucano.
Come circolo PD di Piediluco riteniamo che siano necessari piani in grado di dare risposte giuste e necessarie alla collettività sotto il profilo ambientale, paesaggistico ma anche turistico. Per questo motivo, certamente torneremo a parlare di qualità e sfruttamento delle acque del lago e del loro disinquinamento, sollecitando anche gli enti locali agli adempimenti di loro competenza.
Con l’occasione chiederemo anche conto dello stato di avanzamento dei progetti di risanamento avviati più di 20 anni fa – in età quasi preistorica – dall’allora Ministro dell’Ambiente Edo Ronchi.


