Terni, «Il candidato sono io» ma l’accordo non c’è

Nella conferenza di fine anno il sindaco Latini ripropone la sua candidatura anche se il tavolo del centro destra è ancora in alto mare

R.T.

TERNI – Sulle questioni amministrative ha snocciolato le cifre degli investimenti, in particolare quelle future legate al Pnrr, ma il sindaco Latini sul quadro politico è apparso meno sicuro.

Punzecchiato dalle domande dei giornalisti in merito al domani ha abbassato la testa prima di rispondere: «Mi confronterò con tutti gli altri candidati».

In sostanza Latini ha dato per scontato che si presenterà alle urne per chiedere ai ternani la riconferma. Al momento, però, da parte del centrodestra ci sono solo dichiarazioni di intenti.

Il capo regionale del Carroccio Virginio Caparvi, da mesi va sponsorizzando il sindaco leghista di Terni. Recentemente si è aggiunto anche il gran capo di FdI Zaffini. Parole alle quali non è mai seguita la convocazione di un tavolo politico, né tantomeno la sottoscrizione di un accordo che impegni Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia.

Ci sono stati, per la verità, alcuni incontri tra il sindaco Latini e i singoli partiti della coalizione.

Tutti, in particolare FdI, hanno chiesto un accordo dettagliato. Fratelli d’Italia vuole che pesino i 14mila voti riportati alle politiche, con un sonoro 30 per cento che peraltro recentissimi sondaggi danno in crescita.

Il partito di Giorgia Meloni dà per scontata la riconferma di tre assessorati, ma chiede molto di più: almeno la metà dei posti in giunta, deleghe fondamentali, e naturalmente la poltronissima da vice sindaco.

In sostanza FdI chiede il controllo dell’esecutivo e il ruolo di maggiore visibilità dopo quello del sindaco. Non è un mistero che in pole position ci sia Orlando Masselli.

Ma è proprio su questa orecchia che il sindaco Latini avrebbe qualche problema di recezione: la metà degli assessori vorrebbe dire demolire la Lega che al momento conta più poltrone che voti; significherebbe soprattutto ridimensionare il ruolo di Benedetta Salvati, vice sindaca con deleghe ai lavori pubblici e all’ambiente.

Sarebbero questi i motivi per i quali il sindaco di Terni non vuole un accordo ante voto. Ma FdI non molla. Nei giorni scorsi il segretario provinciale Alunni Pistoli ha chiesto con chiarezza l’accordo e lo ha posto a fondamenta di ogni ulteriore costruzione politica. Subito seguito da un post sui social di Masselli che ha – anche lui – utilizzato il termine “chiarezza” riferendolo sia all’interno che all’esterno della coalizione di centrodestra.

I prossimi giorni diranno se la tattica di Latini, quella di non ascoltare i suoi inevitabili alleati, funzionerà.

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