TERNI – Dopo quella di Francesco Maria Ferranti, arriva anche il commento del sindaco di Terni, Leonardo Latini, sul Piano fabbisogni della rete ospedaliera umbra preadottato dalla Giunta regionale: «Accolgo con soddisfazione la notizia della preadozione da parte della Giunta regionale del nuovo Piano di Fabbisogni della rete ospedaliera umbra, frutto di costanti interlocuzioni con i territori e che – come Amministrazione comunale – ci ha visto coinvolti in questi mesi in un confronto costante con la Regione Umbria».
«Si tratta di un provvedimento – continua il sindaco Latini – che dispone il riequilibrio complessivo di tutta la sanità umbra, in primo luogo quella pubblica e anche di quella privata. Sottolineo che i posti letto totali nella rete ospedaliera dell’Umbria sono 3280 dei quali 2903 pubblici, ovvero l’88,5%, a dimostrazione dell’importanza fondamentale delle strutture pubbliche per il futuro della sanità regionale. Anche per il Santa Maria di Terni, in questo senso, è previsto un incremento dei posti letto pubblici. Per la prima volta inoltre per la sanità privata vengono applicati coefficienti di calcolo coerenti con la distribuzione della popolazione e nel ternano si prevedono 95 posti letto accreditabili. Ferma restando la priorità per il sistema della sanità pubblica, ritengo che questo criterio di riequilibrio adottato coerentemente dalla Giunta regionale, che interessa anche il settore privato complementare, rappresenti un’occasione per chi vuol fare sanità privata nel nostro territorio, anche in considerazione delle progettualità presentate che comprendono peraltro interventi d’interesse pubblico».
Poi, nel primo pomeriggio, è arrivata anche la risposta via Instagram di Stefano Bandecchi, presidente della Ternana e candidato sindaco di Alternativa Popolare: «Sono contento nell’aver appreso che la Regione Umbria ha mantenuto l’impegno preso 95 posti letto per la sanità privata nel ternano. Bravi, complimenti, finalmente è stato fatto qualcosa di giusto. È stato fatto adesso. Un po’ tardivi perché questa operazione poteva essere stata fatta prima dell’operazione stadio-clinica, avrebbe accontentato tutti e sarebbe stata più idonea per una situazione d’interesse pubblico. Però c’è ancora il tempo per mettere a posto. La palla passa al Comune di Terni che potrà provvedere di questi 95 posti letto come da conferenza dei servizi».


