di Marco Brunacci
PERUGIA – Il gruppo Arvedi torna sul dossier Piombino e stavolta si chiude. A meno di altri eventi non prevedibili. E questo secondo le anticipazioni di Umbria7 di qualche mese fa.
Le Acciaierie di Piombino potranno essere utilmente messe in rete con Cremona e Terni.
Si attendono ora gli annunci ufficiali.
Ma dai tanti incontri di questi intensi giorni di lavoro con rappresentanti del governo nazionale, e con l’interessamento di Invitalia, torna d’attualità anche il processo che dovrebbe sfociare nel progetto Acciaio Italia, una joint venture tra pubblico e privato per reggere le sfide del settore tornato strategico per il Paese.
Protagonisti il Governo nazionale e il gruppo Arvedi.
Qui i tempi sono sicuramente più lunghi. E’ un paio di anni che Umbria7 ne parla. Ma ora si torna, col nuovo Governo, a stringere.
Indiscrezioni raccontano che si sarebbe fatto avanti anche il gruppo Marcegaglia, come ai tempi dell’Ast, ma senza esito. L’interlocuzione resta – secondo le stesse indiscrezioni – soltanto con il gruppo Arvedi.
E Arvedi nella prossima settimana è anche atteso a un appuntamento molto delicato. Riparte la trattativa al mistero dell’ambiente sull’accordo di programma. Va dipanata una matassa con molti nodi. Anche qui i tempi non saranno rapidi.
Ma tutto servirà a comporre il quadro dell’acciaio del futuro, settore centrale per sviluppo e solidità dell’intero Paese.


