Bonaccini in divieto di sosta

Il van di Bonaccini in divieto di sosta ad Assisi. Dalla Lega la raccomandazione di pagare la multa

La nota di Stefano Pastorelli

ASSISI (Perugia) – «L’avventura in Umbria di Stefano Bonaccini candidato alla segreteria del Pd non è iniziata nel migliore dei modi e non solo per i sorrisi falsi di chi nel suo partito lo ha accolto pur
facendo capire di preferire la Schlein», così con una nota, il capogruppo Lega in Regione Umbria Stefano Pastorelli commenta il parcheggio della vettura che accompagnava il candidato alla segreteria nazionale del Partito democratico ad Assisi venerdì 13 gennaio.

«In visita ad Assisi, accompagnato dal segretario regionale dem Tommaso Bori e dal sindaco Stefania Proietti, il mezzo del presidente dell’Emilia Romagna con tanto di slogan “energia popolare” è stato parcheggiato a lungo in divieto di sosta, in una via della città riservata esclusivamente ai residenti del centro storico autorizzati. Una figuraccia in piena regola – prosegue – e non è una scusa il fatto che chi guidava il van di Bonaccini non conoscesse la zona, visto che i segnali stradali sono gli stessi in Umbria e in Emilia Romagna. Non sorprende l’atteggiamento del segretario Bori, uno di quelli
schierati per l’altro candidato e nemmeno quello del sindaco Proietti la quale, pur conoscendo le strade assisane, non si è preoccupata di far notare la violazione. Le regole valgono per tutti e tutti dovrebbero essere sullo stesso piano, cittadini e politici, commercianti e sindaci, turisti e presidenti di Regione. Nelle piccole, grandi azioni quotidiane dimostri chi sei veramente, non nei comizi o nelle conferenze stampa. E questo è il Pd, l’arroganza al potere. Questo è dare il buon esempio? Pensiamo di no. Restiamo in attesa delle scuse da parte del presidente Bonaccini, del Pd umbro e del sindaco e invitiamo il futuro segretario federale a fare un versamento di pari importo della multa, che nell’occasione non è stata fatta. Al comune di Assisi servono introiti per versare la quota Sase dell’aeroporto non ancora corrisposta e per compensare il debito che il sindaco Stefania Proietti ha maturato con la Provincia di Perugia del presidente Stefania Proietti».

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