Terni, il popolo delle biciclette “si attacca” al manubrio  

Il consigliere Michele Rossi subisce il quarto furto in centro. Polemica sulla mancata apertura delle velostazioni

A.P.

TERNI –  Vita dura per il popolo delle biciclette. I grandi progetti di collegamento delle  piste ciclabili sono  ancora tutti da realizzare (Borgo Rivo e Pentima) in attesa del cantiere Terni-Narni. E le velostazioni sempre chiuse. Oltre un mese fa Umbria7 denunciava lo stato di abbandono delle quattro infrastrutture ultimate a maggio 2021 che  non possono ancora essere utilizzate come rimessaggio, perché di fatto mai affidate. Sebbene con delibera del 10 ottobre la giunta Latini decida di darle in gestione a Terni Reti, manca la determina dirigenziale che rende esecutivo l’atto. Dunque niente: quei “binocoli” in acciaio corten per i quali è stato anche necessario rassicurare residenti, professionisti e commercianti di largo Filippo Micheli,  restano “al palo”. Come tante bici, nonostante un’ordinanza del sindaco lo vieti.

Ma il popolo delle biciclette che utilizza il mezzo sostenibile più salutare che c’è (a Terni), non sa proprio dove altro lasciarle. Anche se, incatenarle ad un palo, spesso non basta. «Ieri sera in pieno centro storico, in zona videosorvegliata, sono stato derubato della mia bicicletta. Sarà il quarto furto nel giro di pochi anni». Michele Rossi (Terni civica) condivide il fatto sulla sua pagina social poi va in questura a sporgere denuncia. La quarta. E adesso? «Non mollo – risponde Rossi – a Terni si pedala. E io intendo continuare e pedalare».

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