Terni, se il padel unisce i palloni dividono

Oltre 6mila praticanti ed è corsa a costruire nuovi campi

TERNI – Oltre 6mila praticanti per una mania che unisce sempre di più vecchi e nuovi sportivi. A dividere però sono le strutture: è polemica sull’impatto paesaggistico e ambientale dei tanti campi di padel che stanno spuntando a Terni. Superfici in sintetico nuove di zecca, realizzate in tempi record per soddisfare la pressante richiesta di sempre più campi.

Spesso le coperture sono tensostrutture che non passano inosservate. In particolare, quella che da qualche settimana è apparsa sulla fascia di Piedimonte, un punto di paesaggio di pregio della Conca ternana. Per dare copertura a meno di dieci campi è comparso un pallone verde con striature bianche, visibile a chilometri di distanza. Persino da piazza Tacito.

Il Movimento Cinquestelle ha acceso i riflettori su un impianto che già di suo balza agli occhi: «In questi mesi è un proliferare di complessi sportivi che vanno ad inserirsi in maniera pesante nell’ambiente, a Maratta così come a Cardeto, per non parlare della fascia piedimontana che fino ad ora era stata preservata da strutture così impattanti».

I Cinquestelle chiedono l’intervento delle Soprintendenza e fanno notare come in altre situazioni non ci sia stata altrettanta rapidità nel consentire l’edificazione di complessi sportivi tanto importanti. I Cinquestelle non lo dicono esplicitamente, ma il pensiero va al progetto –  per la verità più esteso –  presentato da Stefano Bandecchi per Ternanello, che dovrebbe sorgere proprio a Piedimonte, a poca distanza da Villa Palma. Un piano, quello Rossoverde, che al momento fa i conti con ricorsi e controricorsi. E che costituisce una di quelle mosche al naso che ha fatto imbufalire l’imprenditore Bandecchi trasformatosi così in aspirante sindaco.

La presa di posizione dei Cinquestelle apre uno scambio di battute per molti aspetti inaspettato. A rispondere per primo è un altro consigliere di opposizione: Alessandro Gentiletti. L’esponente di Senso Civico difende a spada tratta l’impianto di Piedimonte elogiando l’investimento effettuato da alcuni giovani imprenditori: «Avrei preferito evitare di intervenire in un dibattito strumentale ma sento il dovere di esprimere la mia vicinanza a chi ha realizzato il padel panoramico in strada del Gioglio, oggetto di variegati e folcloristici attacchi. Alle ragazze e ai ragazzi che, dopo il loro percorso di studi fuori, hanno scelto di tornare e investire i loro risparmi a Terni».  «Ho seguito in queste settimane le tensioni relative all’istallazione della struttura – continua Gentiletti – e le criticità segnalate da alcuni residenti. Penso che vada cercata una soluzione che valuti tutte le possibilità e le alternative, attraverso un percorso condiviso. In tal senso si muove una interrogazione già al protocollo del Comune. Ho sempre combattuto in prima linea contro il consumo di suolo e il fiorire di aree commerciali, che l’attuale amministrazione ha permesso. Non ho mai fatto sconti ai miei avversari politici, ma non ho mai accettato e non accetto che in questo tourbillon finisca e sia messo alla berlina chiunque scelga di tornare nella sua città e investire».

In sostanza i Cinquestelle battono per fare il punto ma trovano la resistenza di Gentiletti. La partita non sembra destinata a finire qui. Anzi.  Rischia di aprirne altre. Nei giorni scorsi, sulla valorizzazione e rispetto della fascia paesaggistica di Piedimonte, era intervenuto Emanuele  Fiorini (Gruppo misto) che chiedeva all’assessore all’urbanistica Federico Cini, conto sui ritardi del piano dei punti di paesaggio.  Uno strumento urbanistico che dovrebbe permettere di utilizzare al meglio tutta la zona di Piedimonte consentendo la realizzazione di sentieri per escursioni a piedi e in bicicletta.

In cambio il Comune si impegnerebbe a consentire ai proprietari dei terreni modeste cubature, peraltro tese a sostituire manufatti improvvisati che pure si sono radicati nel tempo. Il piano dei punti di paesaggio sembra essersi smarrito nei cassetti di palazzo Spada. In compenso sono spuntati i palloni formato gigante.

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