Redazione Terni
TERNI – Le Fiamme Gialle non bruciano di livore. Al Bandecchi furente rispondono con determinazione ma anche con garbo.
Il presidente della Ternana e di Unicusano da settimane sui finanzieri che hanno condotto le indagini per conto della Procura di Roma – quelle che hanno portato ad una accusa di evasione tributaria per oltre venti milioni – picchia duro. Il termine più tenero è stato «incompetenti». Non sono mancati arditi accostamenti addirittura alla Gestapo cosi come la chiamata in causa di deiezioni decisamente poco accennate: «La Guardia di Finanza ha spesso atteggiamenti di me*da nei confronti degli imprenditori».
Parole molto forti. Peraltro affidate anche ad emittenti nazionali, come La7.
Ed ecco la presa di posizione del Sindacato nazionale finanzieri con sede a Roma, in via Tagliamento. Una nota piena di «profondo rammarico». Il sindacato «stigmatizza tali pubbliche esternazioni». La rappresentanza dei finanzieri dice che chi ha condotto le indagini ha fatto semplicemente il suo lavoro «peraltro avallato dall’autorità giudiziaria». I finanzieri chiedono maggiore rispetto e respingono i giudizi «irriguardosi».
La nota del sindacato arriva persino ad auspicare che Bandecchi possa «dimostrare nelle sedi competenti le proprie ragioni» in merito alle contestazioni ricevute.
Solo alla fine si fa riferimento ad eventuali denunce: «Riservandosi di valutare e supportare ogni iniziativa a tutela dell’immagine del Corpo».
Una lettera dunque misurata.
Uno stile diametralmente opposto rispetto al fumantino Bandecchi. Tecniche di comunicazione diverse magari con risultati diversi.
È ancora presto però per dire se l’ufficio stampa del super comunicativo Bandecchi in futuro sarà gestito dal Sindacato nazionale finanzieri.
