Ciclovia Staino-Cascata, iniziati gli espropri. Ma le velostazioni? 

Il grande progetto delle ciclabili è indietro di due anni. Le velostazioni sono ancora chiuse. Molti collegamenti sono ancora da realizzare. Parte, per ora, solo il cantiere stazione – Pentima

TERNI – Del progetto si parla da più di dieci anni.  In pratica da quando, nel 2011,  la Regione Umbria ha istituito la rete di mobilità ecologica legata all’asse ciclistica regionale dando vita alla Ciclovia del Fiume Nera che parte da Sant’Anatolia di Narco per concludersi alla Cascata delle Marmore.

Poi di nuovo nel 2019, quando finalmente c’è l’accordo di programma per la realizzazione del tratto che dalla Cascata porta a vocabolo Staino. Un tratto decisivo per lo sviluppo turistico del territorio, di collegamento tra il centro urbano e il sito paesaggistico più visitato dell’Umbria.  Adesso, forse, ci siamo. La mattina di venerdì 17  il Comune di Terni ha espropriato le aree interessate dai lavori di realizzazione della ciclovia.  Resta l’incognita della velostazione. Quella infrastruttura che avrebbe dovuto facilitare lo scambio auto bici è ancora chiusa. A due anni dalla realizzazione e a quattro dalla progettazione. Non che sia una cenerentola. Ce ne sono quattro in città. Tutte progettate allo stesso momento, tutte terminate e collaudate nella stessa data. Tutte ancora in attesa di essere utilizzate. Quattro ricoveri  per le bicicletti che dopo un tentativo di accordo con le associazioni che si occupano di mobilità sostenibile, Palazzo Spada decide di affidare a Terni Reti quando ancora era presidente Carlo Befani. Ma la delibera di affidamento non diventa esecutiva e passano mesi. Ora che la questione si sblocca con l’ingresso di Stellati, resta da capire come fare a metterle veramente a disposizione del popolo delle biciclette. Come renderle “attraenti” e convenienti per la partecipata. Certo, per come sono messe adesso, non hanno tutto questo appeal. Ma quando saranno illuminate, videosorvegliate, con i pannelli informativi su meteo e viabilità sempre accesi, sarà tutt’altra cosa. Ma, appunto, quando?Manca tutto. Per carità, è tutto predisposto. Ma perfino il sistema elettronico di apertura che permette a chi decide di riporre le bici al loro interno, deve ancora essere  individuato e acquistato. Comunque tutti parlano di primavera. Della stagione delle elezioni. E poi se qualcosa andrà storto ci penseranno quelli che vengono dopo. E saranno “affari” loro.

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