Da Perugia ora si vola anche in Polonia. E da marzo ecco nuovi voli dall’aeroporto dell’Umbria

Novità da Ryanair e dal San Francesco | L’INTERVISTA

DI ARIANNA SORRENTINO

PERUGIA – Si viaggerà anche in Polonia per l’estate 2023 con Ryanair. Oltre Spagna, Belgio, Malta, Romania, Inghilterra, Austria e sud Italia. Undici rotte totali con Ryanair per l’aeroporto internazionale dall’Umbria e un incremento delle frequenze su quattro destinazione esistenti: queste sono le due importanti novità che caratterizzeranno la prossima estate.

In realtà le novità lanciate dalla compagnia aerea preferita dagli italiani inizieranno il 26 marzo e proseguiranno fino al 31 ottobre. Gli aggiornamenti della Summer 2023 sono stati presentati nella mattina di martedì 7 febbraio direttamente all’aeroporto San Francesco d’Assisi dal direttore generale di Sase Umberto Solimeno e dal country manager di Ryanair in Italia Mauro Bolla. La nuova rotta è Cracovia, che si aggiunge a Barcellona, Brindisi, Bruxelles Charleroi, Cagliari, Catania, Malta, Bucarest, Palermo, Londra Stansted e Vienna. Oltre 70 voli settimanali da/per Perugia con una crescita del 40% rispetto all’estate precedente, già considerata record assoluto con 48 voli (22 in meno di quest’anno). Importanti sono anche gli aumenti dei voli settimanali di Cagliari ad otto settimanali e Catania a dieci – raddoppiati rispetto l’anno scorso – e Malta e Palermo con sei voli settimanali ciascuno – aumentati di un volo. «Siamo felici di confermare un rapporto che va avanti da oltre 15 anni e che si è ulteriormente consolidato con la recente sigla del nuovo contratto, che prevede l’estensione della collaborazione per i prossimi 5 anni», spiega il direttore Solimeno. Un rinnovo importante per Perugia che per Ryanair rappresenta «un investimento importante» come sottolinea il country manager Bolla perché «nel 2019 avevamo quattro rotte e siamo arrivati oggi ad 11 rotte, vale a dire una crescita del 175% in più».
Durante la conferenza stampa è emersa anche una riflessione riguardo la tassa che caratterizza l’Italia – addizionale municipale – di 6,5 euro per ogni passeggero in partenza e che secondo Bolla «penalizza il sistema aeroportuale italiano». «Noi abbiamo investito molto e potremmo farlo molto di più se questa tassa venisse rimossa – continua Bolla – Lo abbiamo chiesto anche al governo attuale, e dal lato nostro abbiamo fatto una proposta, quella di portare ulteriori 40 aeromobili e aggiungendo così 1.500 posti di lavoro diretti ai 3 mila attuali generati dai 95 aeromobili». Intanto ottimi risultati per l’aeroporto internazionale dell’Umbria con «Numeri solidi e in crescita» per un aeroporto che ha contributo notevolmente allo sviluppo del Pil in Umbria – si parla dello 0,75 per cento su un totale del 7 per cento. E al momento si guarda anche a migliorare l’aeroporto stesso con l’implementazione di alcuni servizi per l’utenza: «Ci saranno nuovi tre negozi che partiranno a fine marzo e sono già in opera i lavori per i singoli comparti – conclude Solimeno – Per il quarto gate che consentirà maggiori spazi per i passeggeri ci sarà da aspettare presumibilmente giugno».

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