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“Il gesto d’amore” del sindaco Latini? Snobbare la Fondazione Carit 

Il primo cittadino non si presenta alla cerimonia di consegna del Premio San Valentino. Quando fu Giovanni Arvedi a riceverlo, Latini indossò la fascia tricolore  e salì sul palco dedicando all’evento un post su Facebook

TERNI – Uno sgarbo. Un’ assenza che s’è notata. Il sindaco Latini non va alla cerimonia di consegna del “Premio San Valentino – Un gesto d’amore” alla Fondazione Carit.

Sul palco del Secci, il 13 febbraio, si presenta solo l’assessore alla cultura Maurizio Cecconelli. La poltrona riservata al sindaco, nella prima fila della platea, resta vuota. Come quella della vice sindaco Benedetta Salvati. Il 29 agosto invece, quando a riceverlo fu Giovanni Arvedi, Latini arrivò al Teatro di Carsulae con Benedetta Salvati e con un seguito di consiglieri di maggioranza. A quell’evento “straordinario” riservò addirittura un post sulla sua pagina Facebook. Quella istituzionale. «Il cavalier Giovanni Arvedi, nuovo proprietario Ast, ha compreso fin da subito i valori della nostra città, in particolare l’attaccamento al lavoro e l’umanità delle famiglie ternane. Il premio che gli viene conferito sarà per lui di sicuro uno stimolo affinché il gesto d’amore nei confronti di Terni e delle acciaierie continui, si sviluppi e dia ottimi frutti». Neanche un breve messaggio social, invece, per il riconoscimento all’impegno della Fondazione Carit nello sviluppo del territorio. A stringere la mano al vice presidente Massimo Valigi, è stato l’assessore agli eventi valentiniani Maurizio Cecconelli. «Come se il “gesto d’amore” della Fondazione Carit fosse “dovuto”» – il commento.

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