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La Croce Rossa dell’Umbria protagonista tra incontri e dialoghi al Santa Giuliana

Tra i sismi che scossero la regione nel 1997 e nel 2016 e la pandemia

R.P.

PERUGIA – Diciannove i comitati della Croce Rossa umbra presenti all’appuntamento con il format “Incontri e dialoghi a Santa Giuliana”, in scena nella Scuola di lingue estere dell’Esercito a Perugia.

Nel corso dell’incontro, che ha visto la sala ospitante gremita di pubblico, è stato ricordato l’apporto della Croce Rossa in occasione delle calamità che hanno martoriato la regione durante i terremoti del 1997 e del 2016, nonché durante la pandemia, quando la collaborazione con la Sanità pubblica è stata determinante nella gestione della emergenza.
«Ricordo che molti sanitari era positivi al covid e non so come ne saremmo usciti senza l’apporto decisivo della Croce Rossa», ha detto Massimo D’Angelo, all’epoca Commissario per l’emergenza covid. Si sono poi succedute le testimonianze di Pietro Lanfranco, Matteo Pirro e Leonardo Varasano che hanno ripercorso le fasi principali della crescita di un’associazione che attualmente vanta sull’apporto di 3461 soci. A condurre la tavola rotonda, Mario Mariano e Noemi Campanella che hanno sollecitato anche l’intervento di Daniela Tazza Borzoniati, già presidente di Croce Rossa, che per prima intravide qualità speciali in un giovane volontario, Paolo Scura: «Con una passione straordinario, messa a dura prova già dopo tre giorni dalla consegna della divisa, quando si distinse nei soccorsi dopo il crollo della Basilica di Assisi a seguito del terremoto del 1997».

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