TERNI – Pomeriggio caotico in viale Mazzini. Il tavolo regionale della coalizione di centrosinistra è sull’orlo del precipizio. La scelta del candidato unitario tra Pd, M5S e Senso Civico è molto lontana. Il confronto è in corso da ore e i toni sono a dir poco concitati. In particolare all’interno della delegazione dei Dem. Durante la riunione il segretario comunale Pierluigi Spinelli abbandona il tavolo, inseguito lungo le scale della storica sede dei democratici ternani dal segretario regionale Tommaso Bori.
«Ma dove scappi?» Con Spinelli che non accenna a rispondere, correndo verso l’hotel Garden. Nelle articolazioni complicate del Pd, infatti, mentre il tavolo di coalizione si riuniva in viale Mazzini, in concomitanza si teneva l’assemblea comunale degli iscritti al Pd in via Bramente. Sì, mentre da un lato il segretario regionale cercava un’intesa con i Cinque Stelle, quello comunale correva a ratificare la designazione di candidato a sindaco per Josè Maria Kenny.
L’incontro di viale Mazzini è iniziato con i Cinque Stelle che hanno chiesto le primarie in tutta la regione dell’Umbria. Laddove c’è da scegliere il candidato a sindaco, tra cui i comuni di Umbertide e Corciano. Sulla linea delle primarie anche Bori. Nettamente contrario Spinelli. Senso Civico favorevole alle primarie «laddove i gruppi dirigenti hanno fallito e non sono stati capaci di trovare una sintesi sul candidato».
Aggiornamento delle ore 20,20
La riunione del tavolo di coalizione del centroisinistra si è appana clnclusa. In viale Mazzini, a Terni, si sono uditi gli ultimi strilli, quelli del litigio tra Federico Pasculli dei Cinque Stelle e di Federica Porfici della Sinistra.
Il tavolo si è sciolto con l’intento di riunirsi quanto prima. Le posizioni restano distanti. Il segretario regionale Bori vuole un accordo con i Cinque Stelle anche a costo di caricarsi il loro candidato, l’anestesista Claudio Fiorelli.
Il Pd ternano, invece, insiste sul professore argentino Josè Maria Kenny. I Cinque Stelle si dicono favorevoli alle primarie e hanno chiesto alla assemblea degli iscritti al Pd di non esaminare «solo il candidato di Articolo1 Kenny, ma anche il nostro candidato Fiorelli»





