di Marco Brunacci
TERNI – Ma ci avete riflettuto? Quanto perderebbe la città di Terni se Stefano Bandecchi, da instancabile imprenditore che investe sulla città, da presidente della squadra di calcio, da filantropo di “Terni con il cuore”, da padre del progetti dello stadio e della annessa clinica, da benefattore dello sport come promotore del rilancio del palasport, assumesse il ruolo di sindaco?
Umbria7 ha da sempre sottolineato che il problema dell’imprenditore Bandecchi, arrivato a Terni, è sempre stato quello di non aver avuto interlocutori all’altezza, capaci di aprirgli spazi laddove poteva aiutare davvero la città e magari provare a stopparlo in quelle iniziative che meno adatte al bene comune, al di là delle sempre ottime intenzioni.
Ora la questione si impone e va ancora meglio focalizzata: se Bandecchi diventasse sindaco, magari passando per un ballottaggio nel quale riuscisse perfino a portare sulla sua persona, i voti di un centrosinistra ternano che ha francamente dimostrato di aver perso la bussola, anche se forse non del tutto, cosa perderebbe Terni?
Cosa potrebbe continuare a fare il Bandecchi sindaco e imprenditore: il palasport? lo stadio-clinica? Terni con il cuore?
Dove potrebbe arrivare il sindaco gestore appassionato (e sicuramente preparato da anni in azienda) della cosa pubblica, magnanimo quanto si vuole, ma limitato dalle leggi, e quanto potrebbe mantenere della sua attività attuale?
Magari tutto. Bisognerebbe chiederlo anche a chi è più esperto di disposizioni normative vigenti. Però è l’attenzione che dovrebbe dare all’una e all’altra sua attività che non torna, hai voglia a farsi sostituire da manager.
O magari, invece, questa sarà l’innovazione del secolo. Per la prima volta un imprenditore diventa il protagonista assoluto della città, facendo tutte le parti in commedia, o direttamente o attraverso suoi emissari.
Come si capisce qualunque idea si abbia di questa nuova situazione, di un’eventualità che non sarà la negazione delle leggi della fisica ma almeno è del tutto inedita, bisogna concludere che Umbria7 fa bene a sottolinearla: già si sente la leggera vertigine che si avverte quando si è di fronte al mai visto, lo spazio davanti al vetro della prima navicella intergalattica, lo scenario senza precedenti.
Sempre che non finisca che per avere un sindaco, Terni perda un imprenditore che investe nel futuro della città. Ma sarebbe la conclusione più banale.


