«Ecco come le elezioni a Terni segnano l’inizio della fine del ciclo della destra»

Uno dei primi commenti sulla vittoria di Bandecchi arriva dal segretario regionale di Azione Giacomo Leonelli

R.P.

PERUGIA – «Perdendo Terni la destra perde il quinto Comune su cinque, tra i dieci più grandi della Regione dove si è votato negli ultimi 18 mesi: Assisi, Città di Castello, Spoleto, Corciano e Terni (a Spoleto e Terni peraltro governava)». Così il segretario regionale di Azione Giacomo Leonelli sulla vittoria di Stefano Bandecchi al ballottaggio per la carica di sindaco di Terni.

«Forse un ciclo – prosegue Leonelli – che qui è iniziato prima che altrove, si sta chiudendo tra mille contraddizioni interne, con FdI che ha voluto a tutti i costi cambiare il sindaco uscente per mero peso politico, e Tesei che si ritrova senza partito (Lega 1,91 % a Corciano e 4% a Terni); il tutto con la strategia del cambio in corsa caldeggiata da FdI che dopo oggi pomeriggio sarà complicatissima. Detto questo, non serve essere ipocriti: a oggi un’alternativa forte e credibile per un’idea diversa di Umbria non sembra essere pronta. Ci aspetta un lavoro duro, che faremo lontano da vecchi schemi e vecchi retaggi».
Infine: «Chi ha sottovalutato Bandecchi, a cui vanno i nostri migliori auguri di buon lavoro, può fare solo un ulteriore errore: far finta di nulla come se quello che è accaduto oggi non fosse successo. Piaccia o meno, ma da oggi è uno dei principali rappresentanti delle istituzioni umbre, e un interlocutore prioritario della politica regionale».

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