CITTÀ DI CASTELLO (Perugia) – Burri fa fare il pieno di turisti a Città di Castello. E’ stato un mese importante, quello appena terminato, per le sedi espositive dedicate al grande artista del Novecento. Sono stati oltre 4mila i visitatori che, sfruttando le festività e i ponti, sono arrivati a Città di Castello alla scoperta dell’arte del maestro tifernate. Per l’esattezza sono state 4003 le persone accolte a palazzo Albizzini e agli ex seccatoi del tabacco dal 1° aprile al 1° maggio.
Complice di tanto interesse anche la mostra fotografica allestita negli spazi espositivi agli ex seccatoi dal titolo “Aurelio Amendola: Burri/Vedova/Nitsch. Azioni e gesti”, inaugurata in occasione dell’anniversario della nascita di Alberto Burri, il 12 marzo, e visitabile fino al 30 giugno.
Se già la settimana di Pasqua è stato registrato un alto numero di presenze, circa 1400 con l’apice nei il 9 e 10 aprile (900 persone), il flusso di visitatori è stato ininterrotto nelle settimane successive concludendo il mese a quota 4mila. Visitatori provenienti da tutte le regioni italiane, arrivati in solitaria o con gruppi organizzati.
Tante, inoltre, le scolaresche di ogni ordine e grado accompagnate alla scoperta dell’arte di Alberto Burri: se gli studenti più giovani (scuole d’infanzia o primarie) sono per lo più del territorio altotiberino e delle province di Perugia e Arezzo, molti sono stati gli studenti delle scuole superiori o universitari arrivati a Città di Castello da fuori regione con gite organizzate. Non sono mancati neanche visitatori tifernati e del territorio altotiberino: molti di questi attratti soprattutto dalla mostra temporanea dedicata agli scatti di Aurelio Amendola che ha messo in rapporto tre grandi nomi dell’arte contemporanea come Alberto Burri, Emilio Vedova e Hermann Nitsch.
Due appuntamenti importanti, per Burri e la fondazione “Palazzo Albizzini Collezione Burri”, sono stati presentati nel corso del mese di aprile. Il primo, in ordine cronologico, è la mostra “NERO Perugino/Burri”, ideata dalla Fondazione Perugia in collaborazione con la Fondazione “Palazzo Albizzini Collezione Burri” nell’ambito delle attività promosse per le celebrazioni del cinquecentenario della morte di Pietro Vannucci, che mette in dialogo le opere di quelli che forse sono i due maggiori artisti di origine umbra accomunate dalla suggestiva e peculiare soluzione formale del fondo nero, da cui il titolo dell’evento. La mostra, che sarà inaugurata il 21 giugno e sarà visitabile fino al 2 ottobre 2023 a Palazzo Baldeschi, in corso Vannucci a Perugia è curata da Vittoria Garibaldi e Bruno Corà,
L’altro appuntamento, ideato dal Comune di Ravenna, invece, è in programma al Mar – Museo d’arte di Ravenna, nell’ambito dell’VIII Biennale di Mosaico Contemporaneo, dal 14 ottobre al 17 gennaio 2024. La mostra, dal titolo “BurriRavennaOro”, sarà curata da Bruno Corà e ripercorre la storia dell’intenso rapporto che Burri, dalla fine degli anni ’80, ha intrattenuto con Ravenna. Concependo diversi cicli di opere ispirate alla storia e alla cultura artistica della città, Burri, in una delle sue ultime serie, incarna e trasfigura nel contrasto di nero e oro, buio e luce, il dialogo con il mosaico storico ravennate, in equilibrio tra spiritualità e materialità, nell’attualità di una città in cui le vestigia del passato si sono progressivamente intrecciate agli sviluppi produttivi e industriali del presente.
Il mese di maggio si apre con già tante prenotazioni. Le sedi espositive sono aperte dal martedì al venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18, sabato e domenica dalle 10 alle 18. Per prenotazioni e visite guidate contattare la biglietteria al numero 075 8554649.


