A Montefalco, l’enoteca L’Alchimista aggiunge ogni anno qualcosa di interessante

UMBRIA7 CON GUSTO | La recensione alla struttura che ha vinto ai 4 Ristoranti di Alessandro Borghese. Ecco cosa abbiamo mangiato…

di Diego Diomedi

MONTEFALCO (Perugia) – Di fermo oramai è solamente la struttura, cioè un punto fermo della ristorazione umbra. Dal 2018, anno in cui partecipa e vince il format di Alessandro Borghese 4 ristoranti, ogni qualvolta vi si fa ritorno si nota un qualcosa in più. La vittoria del reality culinario non è stato un punto di arrivo bensì un punto di partenza dove poter costruire molto altro.
Come in questo caso che ogni anno una visita si fa sempre, quasi modalità religiosa, l’enoteca situata al centro della piazza principale di Montefalco rende felici ad ogni esperienza. Si parte da una base ottima, quella della cucina. Piatti tradizionali con il giusto mix di rivisitazione. Piano piano sono entrati anche nuovi ingredienti, molto lontani dalle cucine collinari umbre. Quello che c’è di certo però è che la materia prima è di altissima qualità. Se ragionevole si acquista il più vicino possibile, quando non è possibile, l’estrema ricerca invade totalmente le proposte del ristorante.
Bellissima anche il luogo, dalla sala interna fino alla più invitante esposizione in piazza nei mesi non freddi. Mise en place veramente curata ma senza eccedere. Rimane comunque un’anima da enoteca-trattoria.
Talmente importante che quasi dimenticavamo di dire che se volete bere senza spendere eccessivamente troppo, L’Alchimista può fare al caso vostro. Tantissime etichette e quasi tutti i vini che vengono prodotti a Montefalco e dintorni il ristorante li ha o comunque li ha visti passare. La carta delle proposte enologiche però non si ferma qui e raggiunge tutta l’Italia, poi va in Francia e perché no, anche in altri luoghi interessanti del mondo del vino.

Cosa abbiamo mangiato

La nostra esperienza a tavola inizia con l’antipasto più esotico del menu: Picana al fumo, misticanza alcolica, salsa teriyaki e parmigiano vacche rosse 40 mesi. Un piatto bello forte. In soccorso dell’equilibrio accorre il pane, di loro produzione e sempre almeno due o tre tipi accompagnato a parte da un olio della zona. In questo caso avevamo il “Numero 1” del Frantoio Patasecca Donati, situato a Bevagna, a pochi km di distanza da Montefalco e dunque dal ristorante.

La cena prosegue con quella che forse è una delle delizie della struttura. Le tagliatelle al ragù bianco di manzo. La pasta fatta a mano con farine del territorio. Una tagliatella così buona difficilmente si gusta. Ben legata inoltre con il ragù. Cottura e aromaticità ottima per la carne. Veramente un piatto consigliato. Cosa abbinare con questi due piatti? Il consiglio ricade sulla Cantina Antonelli, il loro Trebbiano Spoletino Trebium.
Come secondo il duello è tra il piccione arrosto con diverse preparazioni dell’animale oppure un filetto di manzo con il suo fondo al Sagrantino di Montefalco DOCG. In questo caso l’abbinamento ci porta sul vitigno principe di Montefalco, cioè il sagrantino. Cosa abbinare? Un Sagrantino che arriva da Bevagna, precisamente dalla cantina Tenuta Bellafonte, dal nome Collenottolo. Se dovesse esserci disponibile l’annata 2014, non fatevela scappare.
In chiusura non poteva mancare il dolce. Il primo della lista è quello che sentiamo di consigliare: Benvenuta primavera!. Una bavarese al pistacchio con cuore di fragola, gel di fragole e gelato al basilico. Fresco, strutturato e goloso tutti insieme. Il gelato al basilico chiude perfettamente la bocca ad una cena buonissima.

Servizio

Un punto forte dell’Alchimista è proprio il servizio. Molto giovanile ma allo stesso tempo elegante, sciolto e alla mano. La cordialità non manca mai ma, come già affermato prima, rimane la piacevolezza di scambiare due “chiacchiere” con chi rende possibile l’esperienza culinaria. Oramai da tanti anni nella squadra c’è Lorenzo che amministra la sala in maniera impeccabile e dispensando consigli. Per esempio, il dolce, è stato un suo suggerimento. Accolto subito.

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