Al parco Ciaurro l’erba si è mangiata le “ciriole” di Mattiacci

I ricci dell’artista marchigiano scomparsi nella savana che nessuno riesce a domare. LE FOTO

Redazione Terni

TERNI – Quel grande prato verde del parco Ciaurro si è mangiato tutto. Comprese le grandi “ciriole”, i ricci in cemento armato, realizzati da Eliseo Mattiacci per Terni. Opere che nei primi anni ’90 approdarono a ridosso di Corso Tacito per poi trovare dimora a ridosso della Passeggiata. Installazioni che per la loro forma curvilinea e allungata furono subito ribattezzate dai Ternani “ciriole”. 

L’erba non si è fermata al primo piatto:  si è mangiata anche sedie e tavolini. Ma l’effetto più surreale sono i cartelli che indicano gli attrezzi per lo sport all’aria aperta. Le indicazioni sulle paline si vedono mentre le attrezzature sottostanti sono sparite nel verde che non conosce confini.  Tutto questo in attesa che il Comune – o chi per lui – intervenga. Se dovessero entrare in azione i cosiddetti Guerrieri del verde, i volontari ancora da reperire, si annuncia un corpo a corpo molto duro: l’erba spesso è più alta di una persona. Il canneto a ridosso del fosso che lambisce il parco ormai è una autentica giungla. Più che i guerrieri ci vorrebbero i carrarmati.

Corpus Domini, il monito del vescovo Ivan: «Le istituzioni siano al servizio della comunità»

Pd, un  mercoledì senza ammissioni