abbazia di Montecorona

Da Camaldoli a Fabriano passando per Montecorona, la Regione pronta alla promozione del cammino di San Romualdo

Approvata la mozione che ha visto come prima firmataria la consigliera regionale Manuela Puletti (Lega)

PERUGIA – Unire Umbria, Toscana e Marche, puntando sulla scoperta dei luoghi suggestivi che hanno visto la presenza di San Romualdo. Il Consiglio regionale ha approvato, con voto bipartisan, la mozione per la promozione e la valorizzazione dei Cammino dei Camaldolesi in Umbria. La proposta è stata avanzata dai consiglieri regionali della Lega Manuela Puletti (prima firmataria), Valerio Mancini e Marco Castellari.

Come ha specificato Puletti illustrando la mozione in aula, l’iniziativa mira ad impegnare la giunta Tesei a «valutare la proposta nelle sedi istituzionali che riterrà opportune e ad intraprendere tutte le azioni e le interlocuzioni necessarie volte alla promozione e alla valorizzazione del Cammino dei Camaldolesi, un’ulteriore itinerario a disposizione dei turisti che vorranno visitare l’Umbria e le sue bellezze da una diversa angolazione: quella che unisce fede, storia e natura incontaminata».

Il primo tratto del Cammino camaldolese, è stato inaugurato ad agosto di anno scorso ed è lungo 80 km divisi in quattro tappe, con partenza dall’abbazia di Montecorona nel Comune di Umbertide e arrivo all’eremo di Fonte Avellana, nel Comune marchigiano di Serra Sant’Abbondio (Pesaro-Urbino). Adesso l’obiettivo è quello di portare a compimento gli altri tracciati, per completare l’intero tracciato che va da Camaldoli fino a Fabriano.


L’idea di un cammino ideale, ha sottolineato Puletti, che abbracci i centri più importanti «cari ai monaci camaldolesi, ai loro insegnamenti e alla loro opera, dedita soprattutto allo sviluppo e al progresso in campo agricolo e silvicolo, è stata al centro di numerosi incontri promossi in Umbria dal Comune di Umbertide con il supporto dell’associazione Eticamente e nelle Marche dal Comune di Fabriano. Momenti importanti di confronto, utili alla presa di coscienza dell’importanza di costruire insieme, grazie alla sinergia tra pubblico e privato, il ‘Cammino dei Camaldolesi’: un percorso di undici tappe che partendo da Camaldoli in Toscana, attraversa l’Umbria nord-orientale ad Umbertide ed entra concludendosi nelle Marche, a Fabriano, città che ospitò e dove è sepolto San Romualdo, fondatore dell’ordine dei Camaldolesi».

Per rafforzare la cooperazione turistica, culturale e socio-economica delle zone che sarebbero coinvolte nel progetto, appare di fondamentale importanza, ha avuto modo di aggiungere l’esponente del Carroccio, la «partecipazione attiva delle Istituzioni regionali attraversate dal ‘Cammino dei Camaldolesi’. La Regione Marche, in quest’ottica ha recentemente approvato la una apposita legge regionale, con l’intento “di promuovere e sostenere concretamente questo tipo di turismo lento e sostenibile, che attraversa spesso i piccoli borghi dell’entroterra marchigiano».

Per la consigliera leghista sarebbe auspicabile un analogo impegno nella stessa direzione da parte della Regione Umbria che «forte della sua posizione baricentrica, potrebbe attrarre: nuovi flussi turistici, incrementare le presenze soprattutto legate ai pellegrinaggi e in generale al turismo religioso, fornire un’occasione di crescita e sviluppo per le aree interne e più disagiate del suo territorio regionale, aiutandole ad arginare la piaga dello spopolamento».

Narni Città Teatro, torna il festival delle meraviglie

È morta in Umbria Flavia Franzoni, moglie di Romano Prodi: era a passeggio su un sentiero francescano