MARIA LUCE SCHILLACI
TERNI – E’ un’estate di cantieri pubblici quella che sta vivendo Terni.
Ci sono lavori in corso quasi in ogni zona della città anche grazie ai fondi del Pnrr che lo Stato ha erogato sul territorio per finanziare i vari interventi che devono avere l’iter completo entro il 2026.
Si tratta di oltre 70 milioni.
A illustrare i vari interventi è stato l’assessore ai Lavori pubblici Giovanni Maggi, a palazzo Spada, insieme ai Rup e ai dipendenti comunali che stanno ogni giorno tavolino dietro a progetti, documenti e tempistiche.
Un anno e passa di cantieri che, sottolinea Maggi, saranno relativamente impattanti, anche se qualche disagio alla città ci sarà.
Le zone e i lavori.
Si parte il 10 luglio con la Passeggiata: vari interventi tra cui la Chiesa del Carmine.
Poi il teatro Verdi. Cantiere del primo stralcio al via dal 15 luglio, demolizione interna e creazione del ‘ridotto’ con 150 posti, da precisare che però che non sono fondi Pnrr che invece riguardano il secondo stralcio con firma entro il 30 luglio per poi arrivare al progetto esecutivo, dunque tempi lunghi ma tutto entro il 2026.
Il camposcuola Casagrande che, nelle intenzioni del sindaco Bandecchi, sarà concluso in sei mesi: «Per alcuni elementi di carattere tecnico – dice l’assessore – è impossibile pensarlo, ma cercheremo di fare prima possibile».
Il lavoro più impattante per la città è il sottopasso che da viale dello Stadio collega alla zona PalaTerni, via Aroldi, per cui i lavori sono già in essere.
Cesi, altro cantiere impattante per i residenti, la via di accesso è da rifare.
Largo Cairoli, extra Pnrr: «Sono state completate le indagini archeologiche e ora inviamo alla Soprintendenza le risultanze per avere l’autorizzazione prevista. Ci sarà un appalto integrato e ora stiamo definendo gli accordi con commercianti e ambulanti: si va avanti con la demolizione del fabbricato con mura merlate, poi niente ricostruzione perché l’ex convento in profondità interferisce con la nuova struttura. Ci sarà un giardino con area verde archeologica in bella vista».


