M.L.S.
TERNI – Agevolazioni per chi vuole ha un negozio in centro e paga l’affitto e per chi vorrebbe aprirne uno, un occhio alle edicole che stanno morendo, sviluppo del turismo e valorizzazione della storica e culturale della città.
Queste in sintesi le richieste di Confesercenti, tramite la sezione specifica Ancestor (Associazione Nazionale Centri Storici), all’amministrazione a firma Bandecchi, richieste elencate in un documento di quasi cento pagine consegnato al sindaco, vicesindaco e assessore al Commercio. Ieri il presidente di Confesercenti, Sergio Giardinieri, ha illustrato i punti principali che ruotano attorno a due richieste: “Il Comune – si legge nel testo – dovrebbe costituire una commissione composta da alcune associazioni di categoria del commercio e dell’artigianato, da alcune associazioni della piccola e media proprietà edilizia, da rappresentanti delle agenzie immobiliari, da tecnici dell’amministrazione, presieduta dal funzionario comunale, con il compito di elaborare uno schema di contratto tipo per la locazione di immobili commerciali.
Il contratto tipo dovrà stabilire la tariffa a metro quadrato per un affitto definibile congruo per la proprietà e onesto per il potenziale locatore. A fronte di ciò, la parte proprietaria che stipulerà il contratto tipo potrà beneficiare di un abbattimento dell’aliquota Imu comunale”. E ancora: “Il Comune potrebbe ridurre, se non togliere, la Tosap a carico degli edicolanti, soggetti a una crisi senza precedenti.
Potrebbe farsi carico di presentare alla Regione la necessità che gli edicolanti vengano considerati come tutti gli altri negozianti, dove il locale commerciale può essere destinato ad usi diversi”. Giardinieri ha illustrato le idee progettuali su cui il Comune dovrebbe puntare: “Terni città dell’acciaio ha dei monumenti e delle sculture importanti, si potrebbero mettere tutte in rete per creare un percorso virtuoso, la pressa per chi arriva dalla stazione, il monumento di Miniucchi in entrata in città per arrivare al grande obelisco di Pomodoro. Il nostro documento è nelle mani di chi ci amministra. Aspettiamo una risposta”.


