PERUGIA – L’Umbria ha recuperato la quasi totalità delle prestazioni sanitarie rimaste inevase durante l’epidemia. E’ quanto emerge da un report della fondazione Gimbe che vede la Regione Umbria con una delle migliori performance nel panorama nazionale. E’ stato infatti recuperato il 94% delle prestazioni ambulatoriali e il 74% degli interventi chirurgici. L’Umbria è l’unica regione italiana ad aver recuperato tutti gli esami dei tre screening oncologici entro l’anno 2021.
Così l’assessore regionale alla salute, Luca Coletto: «I lunghi tempi di attesa per l’esecuzione delle prestazioni sanitarie rappresentano una delle principali criticità del Servizio sanitario nazionale, con ripercussioni negative per la salute dei cittadini, costretti a disagi che arrivano persino alla rinuncia alle cure».
La Regione, prosegue Coletto, ha affrontato il problema «in maniera organica e ciò è testimoniato dai dati del ministero della Salute elaborati dalla Fondazione Gimbe: siamo l’unica regione italiana che durante l’epidemia Covid-19 ha mantenuto inalterati gli alti livelli di inviti e di adesioni ai programmi di screening oncologici (tumore del seno, della cervice uterina e del colon-retto), recuperando tutte le prestazioni entro il 2021».
Nel 2022 inoltre, informa il responsabile regionale della sanità, è stato recuperata la quasi totalità «delle prestazioni specialistiche ambulatoriali pregresse, il 94%, quarto miglior risultato tra le regioni e il 74% degli interventi chirurgici, quinta regione italiana. È chiaro che nel frattempo le nuove richieste di prestazioni sanitarie dei cittadini non consentono rallentamenti nella nostra azione di riduzione dei tempi di attesa».
Grazie agli ultimi provvedimenti adottati, aggiunge Coletto, la Regione sta «costantemente incrementando l’offerta e riducendo le attese in tutti i territori della regione, anche grazie al coinvolgimento delle strutture private accreditate, come previsto dalla normativa nazionale e come avviene in tutte le altre regioni. Colgo l’occasione per ringraziare tutti i professionisti che, a vario titolo, si stanno adoperando per fornire risposte concrete a bisogni di salute fondamentali dei cittadini».


