palazzo Comune Umbertide

Mai dire giunta, dopo la “margherita” dei nomi a Umbertide si sfogliano i petali delle deleghe

Bilancio ballerino tra Mierla e Villarini. Nel caso la delega dovesse andare al leader dei “fucsia”, l’uomo forte della lista cariziana direbbe “no” ai tributi che andrebbero alla new entry Goracci

UMBERTIDE (Perugia) – È proprio “petaloso” questo fiore. Non bastava da sfogliare la margherita dei nomi che, ecco, ne arriva un’altra.  All’apparenza, forse, più semplice. E petalo dopo petalo, il gran vocio su ciò che accade nel palazzo si fa sempre più fitto.

Proseguendo con le metafore floreali: la margherita pronta per essere sfogliata, è quella relativa alle deleghe che il sindaco Luca Carizia dovrà assegnare agli assessori della sua giunta.

Se in un primo momento la delega al bilancio era indirizzata verso il vicesindaco Annalisa Mierla (Fratelli d’Italia), sembra che nelle ultime ore abbia invece preso la strada verso Alessandro Villarini (Umbertide per Carizia Sindaco).

A Mierla (oltre alla mega delega alla ricostruzione post sisma e quelle a commercio e cultura) dovrebbe invece andare l’istruzione, compito nella passata legislatura nelle mani di Villarini.

Il bailamme sui compiti assessorili sarebbe propedeutico a un riequilibrio di “pesi” interno all’esecutivo umbertidese. I “fucsia” di Villarini, che si dovrebbero accontentare di un solo assessore nonostante siano stati la seconda lista più votata del centrodestra mettendo a segno un eccezionale 13%, vorrebbero “depotenziare” Fratelli d’Italia, convogliando l’importante casella al bilancio al loro capolista, che vedrebbe rafforzare il suo peso, visto che ha già confermati lavori pubblici e urbanistica. Due deleghe non di poco conto. È vero, FdI è stata la locomotiva del centrodestra a queste elezioni con, però, un particolare: primi sì ma non primissimi, con un 14,8%.

A molti dei “fucsia”, così come a qualcuno in casa Lega – come riportano i ben informati – non sarebbero andati giù i tre posti per i meloniani (vicesindaco, un assessore e la presidenza del consiglio comunale, dove in pole c’è Giovanna Monni). Per carità, i salviniani hanno già il sindaco e un assessore (Cenciarini), ma negli ultimi cinque anni chi ha tirato la carretta del centrodestra e difeso a tutto spiano Carizia dagli attacchi quotidiani del centrosinistra è stato sempre e solo il Carroccio. Senza dimenticare il più che ottimo 11% conquistato nelle urne che si traduce nel miglior risultato della Lega a livello regionale.

Quindi, manuale Cencelli alla mano, quello che ha fatto storcere il naso a qualche alleato è stata la mastodontica importanza conferita ai meloniani rispetto ai voti da loro ottenuti.

Altra questione è quella legata ai tributi. Se dovesse venire nominato Villarini al bilancio, le deleghe “economiche” (utilizzando un termine squisitamente da prima repubblica), come vorrebbe il più votato della lista del sindaco, verrebbero spacchettate.

La spinosa competenza dei tributi finirebbe nelle mani di Lara Goracci, nome indicato per la giunta da Umbertide Civica, che dovrebbe avere anche la delega alla sanità e il turismo.

A Lorenzo Cavedon (FdI), come già anticipato, andrebbe lo sport, con l’aggiunta dell’agricoltura.

Altra novità è il distacco dai lavori pubblici della delega alle manutenzioni esterne che andrebbe al leghista Francesco Cenciarini, che si è visto confermare ambiente e polizia locale.

Nei meandri della politica umbertidese c’è chi indica come giorno X per il varo del Carizia bis la giornata di venerdì 9 giugno. Verso ora di pranzo, massimo nel primo pomeriggio, si saprà qualcosa di più. E la margherita continua a essere sfogliata…

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