TERNI – Se a Terni sbocciano 70 milioni di euro il merito è tutto dei dipendenti del Comune. I 41 progetti che hanno intercettano i fondi del Pnrr non sarebbero merito della politica ma di alcuni dirigenti comunali e dei loro collaboratori. Come se a Palazzo Spada ci fosse stata autogestione nei cinque anni passati. Alla conferenza stampa di giovedì 29 giugno in cui l’assessore ai lavori pubblici Giovanni Maggi indica i vari cantieri che stanno partendo in città, prendono parte i componenti delle diverse direzioni: lavori pubblici (interessata da 27 progetti e 56 milioni di finanziamenti), ambiente e mobilità, istruzione, welfare, servizi digitali. Maggi: «Bravi loro. Il Pnrr non è un regalo, i dipendenti si sono impegnati nel presentare progetti validi e grazie a loro li abbiamo». Un elogio inaspettato, considerato il trattamento riservato al segretario generale Noemi Spagna Musso il giorno in cui ha dato lettura alla reazione sull’incompatibilità del sindaco Bandecchi. Il sindaco all’aula: «Tutte minchiate. Di questo segretario non mi fido, peccato che lo debba tenere altri 60 giorni». Nessun elogio per la Musso: la segretaria generale risulta in ferie fino alla scadenza del contratto con il Comune (a parte due lunedì). E del capo ufficio stampa dell’ente ripreso da più telecamere in un corpo a corpo con il sindaco Stefano Bandecchi, non c’è traccia di riconoscimenti.


