Au. Pro.
TERNI – Per Terni è la prima volta: una giunta monocolore, una incompatibilità del sindaco Bandecchi “sanata” per il momento con il voto dei consiglieri di maggioranza, la richiesta ai cittadini di prendere in mano rastrelli e ramazze per salvare la città e ora anche di donare il 5×1000 all’Università Niccolò Cusano proprietaria della Ternana Calcio. Per carità, solo un suggerimento. In fondo «la nazione sta cambiando». Serve partecipazione, collaborazione, l’arruolamento nel grande esercito dei guerrieri del verde sceso in campo per curare il cuore dell’Umbria. Sul piatto c’è tantissimo: «Terni avrà tantissimi fiori e 40 settimane di eventi» – dichiara Bandecchi; «Gli immobili del centro storico riacquisteranno valore» (Renzi); «Il Verdi verrà ricostruito alla Poletti» – ah no quella promessa è tramontata; «In largo Cairoli tornerà il parcheggio» – durata poco anche quella. Ma si sa, «gli amministratori di prima ci hanno lasciato polpette avvelenate» (Bandecchi), «il Comune rischia un dissesto bis» (Corridore). In sostanza si stanno facendo i salti mortali per salvare la città di San Valentino. S’è visto con la rimozione delle panchine in corso Tacito. Che ci voleva. Anche aprire la Ztl, quante storie! A luglio fa sapere il vice sindaco Corridore esclusivamente alla stampa “disciplinata” – Corridore invita i giornalisti a «disciplinarsi, altrimenti….» – i varchi verranno spenti dal tardo pomeriggio fino alle prime ore del mattino. In via sperimentale, s’intende. Quasi a dire «vi ho fatti contenti». Così asfalto, lamiere e smog, contribuiranno sicuramente a far abbassare le temperature della Conca. «Nelle città più evolute d’Europa per abbattere gli inquinanti sono state tolte le auto ed è stata messa più vegetazione nei cosiddetti “canyon street”» – segnala Marco Angeletti (Fiab). Gli esperti dicono che solo il verde può ridurre le concentrazioni di inquinanti nell’aria. «L’inquinamento dell’aria causa circa 1,3 milioni di morti annuali nel mondo, così come un aumentato rischio di malattie cardiovascolari e respiratorie. Gli Impianti verdi sono spesso promossi come una soluzione parziale ma utile, perché le foglie assorbono gli inquinanti gassosi attraverso i loro stomi e la cattura del particolato rimane in superficie». Ma questa è “solo” la visione di città di Fiab, Federazione italiana ambiente bici. Le piante come depuratori a Terni no. Le auto si. All’incontro con i commerciati sia Corridore che l’assessora competente, hanno detto che per aprire la Ztl serviva prima fare una revisione dei permessi e risolvere il problema della soste selvagge. Ma quelle restano: LE FOTO di sabato 24 giugno.








