DI ARIANNA SORRENTINO
PERUGIA – L’attenzione agli animali e al loro benessere, anche nei contesti in cui sono protagonisti di sperimentazione, passa attraverso l’Università di Perugia e il Consiglio comunale. In particolare recentemente è stata approvata la proposta presentata dal gruppo Lega, di modifica del regolamento per la tutela del benessere degli animali e la loro convivenza con i cittadini.
Cosa significa? «La modifica rende effettiva la possibilità di impiegare dei modelli altamente evoluti a livello tecnologico volti a superare la sperimentazione animale – spiega il proponente Luca Valigi – ciò fa seguito a un progetto che ho depositato circa un anno fa ideato dal direttore di dipartimento di veterinaria Fabrizio Rueca e dai professori Rossi e Bianconi di ingegneria che costituisce un progetto pilota che per primo in Italia verrà attuato a livello universitario e che consente di riuscire a superare la sperimentazione ovviamente in maniera graduale».
Nel dettaglio le modifiche riguardano l’articolo 22 – Accesso negli esercizi pubblici, commerciali, nei locali e uffici aperti al pubblico e sui mezzi di trasporto pubblico – e l’articolo 44 – Tutela degli animali allevati e/o utilizzati per fini sperimentali. Nel secondo caso, all’attuale comma 1: «Su tutto il territorio comunale vengono incentivate iniziative volte all’implementazione dei metodi sostitutivi al modello animale, come già espresso nel Decreto nazionale e nella Direttiva europea legiferanti in materia, contribuendo anche economicamente allo sviluppo e alla convalida degli stessi tramite il 30% dei fondi destinati alla ricerca e scienza e istituendo almeno un corso di formazione all’anno nelle 3R all’interno di Università e Centri di ricerca presenti nel territorio Comunale», è stato aggiunto quanto segue: «Il Comune sostiene e patrocina le iniziative scientifiche di innovazione della didattica finalizzate a ridurre l’impiego di animali e ad aumentare l’efficacia della didattica stessa, anche attraverso la ricostruzione, tramite stampa 3D, di organismi interi, organi e apparati da impiegare come simulatori per le pratiche medico-veterinarie». L’Università di Perugia oltre a quello in esame, ha avviato anche un altro percorso per procedere al superamento dell’utilizzo degli animali nelle sperimentazioni, compresi quelli deceduti, acquistando un tavolo anatomico elettronico in cui sono presenti delle ricostruzioni tridimensionali dell’anatomia del cane e del gatto. Intorno a questo tavolo è stato costruito un laboratorio di anatomia comprensivo di un software e di modelli a disposizione degli studenti. Con la stampa tridimensionale si potrà compiere un ulteriore passo in avanti lungo questo percorso, consentendo tramite i simulatori agli studenti di ripetere le esperienze anche in via autonoma.
Precisamente cosa cambia? Lo spiega Valigi: «La differenza si sostanzia nel fatto che mentre fino ad ora venivano utilizzati purtroppo animali vivi per effettuare sperimentazione di vario tipo, ora sarà possibile superare questo drammatico aspetto. Attraverso l’impiego di tecnologie evolute saranno utilizzati modelli finti che consentiranno agli studenti di potersi esercitare e effettuare attività che fino ad ora richiedevano la necessità di ricorrere a animali veri». Un passo notevole, anche considerando che «siamo il primo Comune in Italia – continua Valigi – c’è molta soddisfazione per l’approvazione di questa modifica: ma questo è solo un punto di partenza». Perché continueranno le iniziative sempre nell’ottica della tutela del benessere animale. Come il convegno del 17 luglio alla Sala dei Notari a Perugia: «Verrà spiegato nel dettaglio come si concretizza questa modifica».
Il post Facebook di Luca Valigi: https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=pfbid0gzFpihgtvCKS7t6RSD7JmxR8MYG8ZMJ6WQbAaPJQvtVs7SHWc9MJA7GS5d61jkmpl&id=1329077671



