R.P.
PERUGIA – Interventi immediati per tutelare i lavori dell’edilizia che in questi giorni di afa sono impegnati nei cantieri umbri. A chiederlo sono i segretari regionali di Fillea Cgil, Elisabetta Masciarri, Filca Cisl, Giuliano Bicchieraro e Feneal Uil, Roberto Lattanzi.
Scrivono i rappresentanti sindacali in una lettera inviata a Confindustria, Ance, Cna, Confartigianato e Confapi : «Chiediamo da subito che vengano date immediate indicazioni alle imprese sulle valutazioni da fare e le azioni da mettere in campo per contrastare le ondate di calore estremo che stanno interessando il nostro territorio, affinché, in collaborazione con le rappresentanze sindacali (Rls, Rlst, Rsu) si proceda a modifiche temporanee all’organizzazione del lavoro».
I sindacati chiedono urgentemente la possibilità di «concordare a livello aziendale pause da lavoro o l’utilizzo della cassa integrazione, per eventi climatici straordinari, come quelli a cui assistiamo in questi giorni».
Nella lettera si legge che i lavoratori dell’edilizia «continuano a operare nei tanti cantieri dei nostri territori, a partire dalla zona interessata dalla ricostruzione post-sisma, nonostante le temperature fuori dalla norma». Stesso discorso vale anche per i lavoratori impegnati nelle fabbriche «che generalmente non sono climatizzate – rimarcano i sindacati – soprattutto in postazioni dove il caldo (ma spesso anche il freddo d’inverno) rende pericolosa l’attività lavorativa».
«Non possiamo limitarci a intervenire a tragedie avvenute – concludono i segretari di Fillea Cgil, Filca Cisl, e Feneal Uil – serve operare prima e prevenire disgrazie e lutti. Servono interventi urgenti e specifici per tutelare le lavoratrici e i lavoratori più esposti alle conseguenze degli eventi climatici».


