Lago Trasimeno (repertorio)

Come stanno i laghi dell’Umbria? Quel punto del Trasimeno «fortemente inquinato» mentre Piediluco gode di ottima salute

È quanto emerge delle analisi condotte da “Goletta dei laghi”. L’appello di Legambiente: «Il Trasimeno non deve essere trattato come una vasca»

R.P.

PERUGIA – Qualche criticità per il Trasimeno, tutto regolare per Piediluco. Anche quest’anno la “Goletta dei Laghi 2023” di Legambiente ha fatto tappa in Umbria per presentare i dati sull’inquinamento microbiologico dei due più importanti bacini lacustri regionali.

Dai campionamenti effettuati dal team di volontari e tecnici di Legambiente Umbria, è emerso che complessivamente un punto su nove supera i limiti di legge. In particolare, è stato giudicato “fortemente inquinato” un punto dei sei campionati nel lago Trasimeno, precisamente nella foce del torrente Paganico a Castiglione del Lago. Rientrano nei limiti consentiti, invece, tutti e tre i punti campionati nel lago Piediluco.

Ad essere analizzati sono stati anche canali e foci, i principali veicoli con cui l’inquinamento microbiologico, causato da cattiva depurazione o scarichi illegali, arriva nei laghi. Sotto la lente, per i due laghi, sono finiti anche i parametri chimico fisici come ossigeno, conducibilità e temperatura e per il lago di Piediluco i composti azotati, così da avere un quadro completo dello stato di salute dei due bacini lacustri.

I risultati dei monitoraggi sono stati resi noti durante la conferenza stampa tenutasi a palazzo Donini. Sono intervenuti la direttrice di Legambiente Umbria e responsabile comunicazione del progetto Life Blue Lakes, Brigida Stanziola, Paolo Stranieri di Arpa Umbria, il presidente dell’Unione dei Comuni del Trasimeno Matteo Burico ed Elisa Scocchera, portavoce Goletta dei laghi di Legambiente.

Nei giorni scorsi si sono svolte diverse attività nell’ambito dei Lakes Days, tra cui una pulizia delle spiagge e catalogazione rifiuti – beach litter e l’escursione in bicicletta “Trasimonto”. Tutti questi eventi hanno coinvolto volontari, cittadini, associazioni e amministratori, promuovendo la tutela e la valorizzazione del lago attraverso un’esperienza concreta di cittadinanza attiva.

Come ha precisato Stanziola, è evidente che la situazione climatica rischia «di aumentare i fenomeni siccitosi e quindi l’emergenza idrica del Trasimeno. Se si riducono il volume, la riserva e la quantità d’ossigeno che può immagazzinare, si rischia in un futuro prossimo di andare incontro a fenomeni di anossia e di moria ittica. Salvare i Trasimeno vuol dire affrontare la complessità della situazione e considerare il lago come un ecosistema e non una vasca idraulica». 

Da qui, ha spiegato la presidente regionale di Legambiente, l’auspicio è che si riesca a innalzare quantomeno «il livello dei ragionamenti che si fanno su come valorizzare il territorio lacustre, non solo preservandolo ma anche provando a risolvere le criticità presenti in maniera intelligente, ponendo in campo soluzioni che mettano a frutto competenze e conoscenze che abbiamo acquisito nel tempo su questo straordinario luogo. I cambiamenti climatici ci impongono di farlo in fretta ma anche di farlo con metodo scientifico, perché non abbiamo altri strumenti da usare se non la conoscenza e la collaborazione».

Per quanto riguarda il lago di Piediluco, ha reso noto Stanziola, bisogna continuare «a tenere sotto controllo i livelli dei composti azotati che possono portare infatti ad un’eccessiva crescita di alghe, con conseguenze negative per la biodiversità del lago e vanno valutati interventi per mitigare i processi di erosione e cedimenti delle sponde e del centro abitato». 

Le analisi nel dettaglio

Sono stati campionati sei punti sul lago Trasimeno dalla Goletta dei Laghi 2023, di cui uno è risultato “fortemente inquinato”: la foce del torrente Paganico a Castiglione del Lago, che già lo scorso anno aveva mostrato un alto livello di inquinamento. I restanti quattro punti analizzati sono risultati entro i limiti consentiti: la foce del torrente Anguillara a Castiglione del Lago, stabile nei limiti dal 2017; la foce del fosso Macerone a Tuoro sul Trasimeno, anch’essa entro i limiti dal 2017; il canale di scarico del depuratore Tuoro/Passignano a Passignano sul Trasimeno; e infine la foce del canale proveniente da Tuoro sul Trasimeno, che è rimasta entro i limiti anche nel 2022.

Riguardo al lago Piediluco, i tre punti campionati sono risultati tutti entro i limiti consentiti: la foce del Medio Nera e il lago ad Armeno Armeni, già conformi lo scorso anno, e la foce del Rio Fuscello, inquinata nell’ultimo anno ma entro i limiti negli anni precedenti (tranne nel 2014).

Inoltre, sono stati analizzati i composti azotati a Piediluco, che quest’anno si sono mantenuti ampiamente entro i limiti di legge. I nitrati (NO3-), i nitriti (NO2-) e l’ammonio (NH4+) sono ioni che fanno parte del ciclo dell’azoto. Normalmente, le acque superficiali e sotterranee non presentano livelli rilevanti di nitriti e ammonio, mentre i nitrati si mantengono a pochi milligrammi per litro. Un aumento della concentrazione di questi composti in acqua per il Lago di Piediluco può essere associato alla presenza delle troticolture lungo il fiume Nera.

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