R.P.
PERUGIA – Fuori i secondi. Si sale sul ring per un incontro imperdibile. Da una parte il presidente del Perugia, Massimiliano Santopadre. Dall’altra, l’ex presidente e fino a pochi giorni fa proprietario della Ternana, il sindaco di Terni Stefano Bandecchi.
La questione, come ormai è noto, è quella relativa al riammissione del Perugia in Serie B. Una situazione vista come una bestemmia agli occhi dei tifosi rossoverdi, che rinfacciano a Santopadre il “niet” alla richiesta di appoggio dell’allora patron delle fere di fare un appello in favore del ripescaggio del team ternano in cadetteria. Correva l’anno 2018. Santopadre disse che le promozioni si conquistano sul campo e, oggi, il sindaco della città dell’acciaio, contraccambia con affetto il mancato sostegno di cinque anni fa.
Parte Bandecchi dai microfoni di Radio Galileo: «Voglio sottolineare che per me è chiaro che il Perugia Calcio non dovrebbe nemmeno pensarci alla B. L’ho già detto in tutte le lingue e lo voglio dire ancora una volta con molta chiarezza. Sul campo il Perugia ha perso, il Lecco ha vinto e quindi merita di fare la serie B.Quello che sta succedendo momentaneamente è una vera schifezza».
A stretto giro di posta arriva la replica del presidente del Perugia: «Bandecchi se non ci fosse bisognerebbe inventarlo. Credo che molti sceneggiatori lo stiano studiando. Sta di fatto che da presidente della Ternana arrivò pure al Consiglio di Stato nella speranza di essere ripescato. Attenzione. Ripescato, non riammesso. Gli addetti ai lavori conoscono la differenza. Forza Perugia sempre».
E i fuochi d’artificio sono solo all’inizio…


