Lunghe attese al pronto soccorso di Orvieto 

Lamentele dei pazienti e personale sotto sforzo in località Ciconia

El. Cec.

TERNI – Disagi per il presidio ospedaliero Santa Maria della Stella di Orvieto. Soprattutto al pronto soccorso. Lì sabato 22 luglio, insieme a Umbria7, c’è chi ha dovuto aspettare oltre 6 ore per sapere il risultato delle analisi del sangue. Lì gli infermieri sono stremati dal carico lavorativo. «Sembra di stare al Polo Nord» per l’aria condizionata a palla. La temperatura talmente bassa che un anziano è stato costretto a coprirsi. Mettendoci uno commento ironico: «Sembra di stare al Polo Nord». Il signore era arrivato la mattina e nel tardo pomeriggio era ancora in attesa , nella sala d’aspetto del pronto soccorso per ricevere gli esiti delle prime indagini (le analisi del sangue, appunto) sul suo stato di salute. A cui si sono aggiunte – e arriviamo alla sera – altre ore per ulteriori accertamenti. Una signora minaccia di andarsene non ricevendo le visite del caso. Una mamma con la propria bambina, che da giorni non ha appetito, sollecita insiestentemente l’infermiere oerchè chiami il pediatra del nosocomio, impossibilitato a recarsi al pronto soccorso perché impegnato in altre visite. Un infermiere si lascia scappare : «Sono le 23 e ancora sono a lavoro, non mi danno il cambio da questa mattina».

Una situazione sofferta e lamentata da quanti si sono trovati in fila al pronto soccorso di Orvieto nella giornata di sabato. Dimostrando ancora le lacune che si riscontrano nella sanità per la carenza di personale. 

È a passeggio con mamma e papà e una donna all’improvviso tenta di rapirla: paura per una bimba

Umbria jazz finirà retrocessa? Pochi spazi, troppa dipendenza dagli enti pubblici, sponsor a “prezzi bassi e fissi”. Le due soluzioni