R.P.
PERUGIA – La Regione è al lavoro per avere dal governo al più preso certezze sul progetto del “Nodino” e del raddoppio delle rampe di Ponte San Giovanni. A riferirlo è stato l’assessore regionale alle infrastrutture e trasporti Enrico Melasecche, rispondendo a una interrogazione presentata dal consigliere di Patto civico, Andrea Fora.
Nel dettaglio, Fora ha chiesto di conoscere «i tempi di realizzazione dell’opera del raddoppio delle rampe di accesso alle gallerie di Piscille e se la Regione condivide la necessità di garantire nel progetto lo svincolo (sia in ingresso che in uscita) su Via Adriatica» e se il finanziamento del “nodino” sia stato «finalmente individuato con certezza». Inoltre, il rappresentante di Patto civico ha domandato se la Regione «intenda proporre ad Anas le modifiche previste e dunque in quali tempi ritenga fattibile la realizzazione dell’opera considerando che sarebbe poco opportuno ipotizzare anche la sola sovrapposizione di due cantieri (raddoppio rampe di accesso e nodino) di quelle dimensioni nel punto strategico della viabilità dell’intero territorio regionale».
Prendendo la parola, l’assessore Melasecche ha annunciato che in merito al raddoppio delle rampe «solo grazie all’intervento di questo assessorato è stato possibile convincere Anas della necessità di mantenere l’intersezione con via Adriatica, sia in ingresso che in uscita, al fine di garantire alla frazione di Ponte San Giovanni un secondo accesso alla superstrada, oltre a quello relativo alla zona delle attività produttive come il Park Hotel».
Per fare ciò, ha reso noto Melasecche, Anas ha dovuto «rivedere la progettazione che ha comportato un aumento rispetto alla previsione, salita a 46 milioni rispetto al semplice adeguamento dello svincolo con la realizzazione della seconda rampa in direzione Perugia per cui era previsto un finanziamento, nell’ambito della manutenzione, circa 20 milioni di euro».
Ancora manca il cronoprogramma riguardante l’andamento dei lavori in quanto tale documento, ha informato l’assessore, verrà redatto unitamente al progetto definitivo approvato: «In un recente incontro con l’amministratore delegato di Anas – ha proseguito Melasecche – ho ribadito che né la Regione, né il Comune di Perugia accettano la chiusura dello svincolo di via Adriatica. Con Anas c’è un accordo per cui a fronte di una posizione netta di Regione e Comune verrà mantenuto lo svincolo di via Adriatica».
Attualmente, il primo stralcio del progetto del Nodo di Perugia – ha continuato l’assessore – è pronto per essere approvato al Cipes «e verrà licenziato non appena si renderanno disponibili finanziamenti per circa 490 milioni di euro da reperire nell’ambito del contratto di programma Stato-Regioni o con altri strumenti finanziari. Nell’attuale contratto di programma, la precedente amministrazione non lo aveva preso in considerazione, per cui nel contratto di programma vigente non c’è il nodino, che per noi rappresenta un progetto bandiera».
Melasecche ha ricordato che al ministro delle trasporti Matteo Salvini, nella sua recente visita in Umbria, «abbiamo ribadito la necessità di reperire risorse per intervenire sul progetto. Il secondo stralcio è già in fase di progettazione da parte dell’Anas. Noi faremo di tutto perché i lavori del nodino partano il più velocemente possibile, ma molto dipenderà dal tempo impiegato per reperire i finanziamenti mancanti per la copertura finanziaria, ma nel giro di poche settimane dovrebbe arrivare la risposta ad una mia nota in cui ho chiesto il finanziamento completo dell’ampliamento delle rampe».
In ultimo l’assessore ha fatto presente che nelle prossima seduta giunta «porterò la delibera con la quale trasferiamo al ministero dell’ambiente e a quello delle infrastrutture la totalità dei pareri positivi della Regione Umbria, a cominciare da quello relativo alla non interferenza sul sito di interessi comunitari. Trasferiremo anche i pareri, positivo del Comune di Perugia e negativo di quello di Torgiano. Il governo, in merito alla strategicità dell’opera ‘nodo di Perugia’, sin dal 2006 espresse la necessità di procedere. Quindi rappresenta un’opera fondamentale per il Paese. Oggi puntiamo a procedere più velocemente possibile nell’acquisire il parere positivo del ministero dell’ambiente in modo tale che quello delle infrastrutture, reperite le risorse, possa indire la Conferenza definitiva dei servizi per procedere all’appalto».
Nella replica, il consigliere Fora, ha detto di prendere atto che «c’è un’amministrazione che inizia ad operare trasformando il tutto in atti amministrativi. Importante la posizione chiara espressa circa lo svincolo di via Adriatica per cui ci aspettiamo che Anas recuperi i 20 milioni di euro per modificare il progetto. Esiste comunque la preoccupazione perché ancora ad oggi non c’è la totale copertura finanziaria rispetto al progetto».


