R.P.
PERUGIA – Pronti a partire anche in Umbria gli attesi saldi estivi che, come nel resto d’Italia a eccezione di Bolzano che posticipa di qualche giorno, partiranno il prossimo 6 luglio.
Secondo le stime dell’ufficio studi di Confcommercio, quest’anno per l’acquisto di capi scontati ogni famiglia spenderà in media 213 euro – pari a 95 euro pro capite – per un valore complessivo di 3,4 miliardi di euro. E secondo Federazione Moda Italia Confcommercio, l’associazione più rappresentativa del settore, gli operatori si aspettano una crescita delle vendite di circa il 5% rispetto al 2022. Un ottimismo condiviso dal presidente di Federmoda Umbria Confcommercio Carlo Petrini.
«Come sempre, l’andamento dei saldi dipende dall’andamento della stagione che li precede – spiega Petrini – Fino a maggio è stato freddo. Per sandali e capi estivi, la vendita vera e propria inizia ora. I consumatori hanno aspettato tanto per fare i loro acquisti, condizionati in prima battuta dalla stagione metereologica, ma anche dalla necessità di risparmiare per coprire i costi fissi della gestione familiare che sono lievitati anche a causa dell’inflazione. Il risultato è che nei negozi in questo momento c’è ancora un vasto assortimento e la possibilità di fare buoni acquisti. Per questo motivo, credo e spero che questa sarà una buona stagione. Saranno saldi importanti per i nostri negozi, ma anche per i consumatori che potranno acquistare articoli di moda a prezzi convenienti e rinnovare il guardaroba estivo con nuovi colori, modelli e tendenze».
QUALCHE CONSIGLIO PER GLI ACQUISTI
Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme. In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.
Prova dei capi: non c’è obbligo. È rimesso alla discrezionalità del negoziante.
Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e vanno favoriti i pagamenti cashless.
Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.
Indicazione del prezzo: obbligo di indicare il prezzo normale di vendita (che, in base al D.lgs 26/2023, è il prezzo più basso applicato alle generalità dei consumatori nei trenta giorni precedenti l’avvio dei saldi), lo sconto e il prezzo finale.


