Tutti a cena lungo il ponte del Tevere, a Città di Castello pronti a sedersi 300 commensali

L’appuntamento è per la sera del 22 luglio

R.P.

CITTÀ DI CASTELLO (Perugia) – Una serata da passare tutti insieme in uno scenario fantastico. Torna anche quest’anno la “Cena sul Ponte del Tevere”. Si attendono numeri da record, con almeno 300 commensali su due file per tutta lunghezza dei 70 metri del ponte sul fiume, che collega il Rione Prato con il versante più a nord della città. L’appuntamento è per sabato 22 luglio a partire dalle 20.30.

Dal 2015 è ormai diventato ogni estate un evento suggestivo del ricco cartellone delle manifestazioni cittadine, la “Cena sul ponte”, giunta alla sesta edizione. Una originale iniziativa, organizzata dell’associazione dei quartieri “Quellidelàdelponte” con in testa il presidente Marzilio Sinatti.

Il ponte sul Tevere, come ricordano gli organizzatori, è stato costruito nel 1860, a seguito di specifico finanziamento dello Stato Pontificio allora governato da papa Pio IX, in conseguenza della demolizione del vecchio ponte in legno risalente ai primi anni del 1600. La struttura venne minata dai tedeschi nel 1944, durante la Seconda Guerra Mondiale e la sua ricostruzione terminò definitivamente nel 1952.

Il ponte venne ricostruita in muratura come lo è attualmente. Da quel momento la nuova struttura ha ripreso la propria importante funzione di unione commerciale e sociale tra la città storica e la restante parte della città, divisi dal Fiume Tevere

L’evento, ricordano gli organizzatori, è rivolto a tutti i tifernati, dagli abitanti del centro storico, periferia ed alle frazioni e propone di ritrovarsi sul Ponte del Tevere e «stare tutti assieme in armonia per poter celebrare con una cena l’importante compito di raccordo che la struttura, dal 1952 ad oggi ha sempre avuto».

In ogni edizione della “Cena sul Ponte” è stato trattato o per meglio dire, è stato celebrato un tema o una figura in particolare e dopo il barone Franchetti, gli etruschi e le tabacchine, in questa sesta cena si celebrerà una grande figura: don Angelo Ascani (nato il 7 luglio 1909 e scomparso il 6 giugno 1981). Parroco dal 1944, don Angelo fu una mente brillante, uomo di profonda cultura, umanista classico, letterato, storiografo e musicista che, oltre a componimenti musicali, traduzioni di romanzi dal francese e pure un libro sui verbi irregolari dell’antico greco, ha scritto tanti libri riguardanti la storia dell’Altotevere.

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