TERNI – Non è facile leggere un testo del coordinatore provinciale Terni di Alternativa popolare, che è sicuramente di una cultura superiore in generale, ma anche rispetto alla già alta media di Ap.
Lo si capisce dalla complessità della prosa, financo tortuosa ma sempre densa e concettuosa, un po’ Adorno, un po’ Horcynus Orca, dal fatto che sa tutto dell’eroe romantico Don Chisciotte e dal fatto che può dare del Sancho Panza al povero vicesindaco Corridore, il quale sarà rimasto senza deleghe di cultura, turismo ed eventi valentiniani ma ha dato più di una volta a vedere di averla presa virilmente. Mantiene un ruolo e non è certo da scambiare per una sorta di Cevoli, assessore alle Varie ed eventuali.
E che poi si illumina di speranza quando cita sui social una ordinanza del Tribunale di Grosseto che non troverebbe nulla da ridire sul fatto che «il sindaco di una cittadina del circondario è parente stretto dei membri di un’associazione che gestisce lo stadio cittadino».
Un uomo di legge come è sicuramente il vicesindaco sa che in Italia vige il Civil law e non il Common law anglosassone. Quindi vale la legge, non le ordinanze. A meno che – cosa che escludiamo – non si usi il riferimento a Grosseto per insegnare il loro mestiere ai giudici di Terni.
È ovvio poi che l’attento Corridore sia caduto vittima del suo entusiasmo – difficile in verità da spiegare – laddove dice che l’ordinanza è di «oggi».
Dal documento che Umbria7 propone ai suoi lettori qui di seguito – e lo fa per puro spirito di collaborazione e per la stima che ha di Corridore, non certo un tipo avvezzo a sparare corbellerie – si evince che «oggi» è l’ottobre 2022. Bandecchi non aveva ancora umettato i tifosi dissidenti e non era candidato sindaco. L’ordinanza è stata trasmessa alla Corte d’appello in data 14 dicembre 2022. E quindi, avverso l’ordinanza, c’è un regolare ricorso pendente.

Pensate se l’ottimo sindaco avesse avuto un team di avvocati un po’ più efficienti e informati: poteva magari citare Grosseto in campagna elettorale, invece che far fare queste figure. Francamente sarebbe servito a poco perché a tutt’oggi (sì oggi, proprio oggi) non si capisce cosa c’entri Terni.
Ma ecco il dubbio: la colta nota di Ap sarà mica una risposta velata all’articolo di Umbria7 che annunciava il ritorno a scuola del sindaco Bandecchi anzitempo? Il neosindaco – si diceva nell’articolo – deve subito decidere a chi far gestire il nuovo palasport di Terni.
E allora: Ap vuol forse annunciarci che Bandecchi ha già deciso di dare il nuovo palasport in gestione alla società di cui lui stesso è amministratore unico, la Pala Ternana eventi srl?
Umbria7 lo esclude.
Più complesso ancora: forse vuol annunciarci che Bandecchi cederà a un “parente stretto” il ruolo di amministratore unico della Pala Ternana eventi e poi via tutti insieme a Grosseto, confidando sul fatto che la sentenza sul ricorso confermi il primo grado?
Umbria7 esclude anche questo, ma certo resta interdetta: ma cosa avranno voluto dire a tutti noi da Alternativa popolare, oltre che toppare la data di una sentenza?


