AL.MIN.
COSTACCIARO (Perugia) – E’ il prof più social d’Italia. Grazie alle suoi video sui social una materia che può sembrare ostica come la fisica diventa di facilissimo apprendimento. Nelle sue pagine di Instagram e TikTok ha raggiunto il milione di followers. Il suo libro (“La fisica che ci piace”, che riprende il nome dei suoi profili social) è diventato in poche settimane è diventato un best seller. Il suo ciuffo biondo e il suo modo di fare divulgazione scientifica lo ha infatti reso uno dei personaggi più amati del web. Non serve altro per presentare Vincenzo Schettini, docente e influencer, che domenica 6 agosto a Costacciaro ha fatto registrare il tutto esaurito nella serata finale del festival “Notti d’autore”.
La kermesse – arrivata alla sua terza edizione, è stata organizzata dall’associazione Pro Costacciaro, con il patrocinio della giunta e dell’Assemblea legislativa della Regione Umbria, del Comune di Costacciaro e dell’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile e con il sostegno della Fondazione Perugia – in questa edizione ha affrontato i temi della natura e dell’ambiente. Il professor Schettini ha conquistato il numeroso pubblico presente che – nonostante il clima non proprio estivo – ha seguito con attenzione il suo spettacolo dal primo all’ultimo attimo.
Ma come è nato questo modo di fare divulgazione scientifica 3.0? Quali cambiamenti possono arrivare da questa modalità tutta nuova di fare scuola? E soprattutto, cosa pensa il professor Schettini dell’Umbria? Lo racconta direttamente lui.
«Sono sempre stato a mio agio con il mio lavoro di insegnante – dice – Ero e sono felice di fare il prof e ho capito che i social sarebbero diventati una “piazza” dove poter raccontare la cultura. Quindi, non soltanto balletti e robe varie ma anche un luogo dove poter far lezione. E’ stato un intuito del tutto personale che ha funzionato forse perché l’ho sentita in maniera spontanea».
Il lavoro, spiega il prof influencer, non ha subito stravolgimenti ma alcune mutazioni sono state inevitabili: «Il mio modo di insegnare – afferma – non è cambiato per niente, la mia vita invece è stata stravolta completamente. Continuo ad amare il mio personale stile di insegnamento e vedo che è quello che funziona con i ragazzi. Non è il diventare una star dei social che ti cambia come prof».
Per Schettini, è arrivato il momento di dare un po’ più di brio al mondo dell’istruzione italiano: «Anche con il mondo della scuola il rapporto è cambiato – dichiara – Prima mi vedevano come un semplice insegnante, adesso rappresento un punto di riferimento. Tutto sommato è un bel risultato per la scuola di per sé. La scuola ha bisogno di un po’ di allegria e movimento. Comunque, continuo a ritenermi un semplice professore».
Non solo studentesse e studenti, i followers del prof toccano tutte le fasce d’età: «Sono seguito da adulti, da bambini e da nonni. Sono felicissimo – prosegue – Mi sento felice di poter fare della divulgazione una parola quotidiana per la gente. Una volta si vedeva il divulgatore come una persona che si vedeva soltanto in tv. Divulgava, ma alla fine il linguaggio non era così chiaro. Poter essere chiaro per tutti per me è bellissimo ed avere un feedback, specialmente dai bambini, è molto importante. Da lì è nata l’idea di “La fisica che ci piace kids”, uno spin-off che ho creato con quattro futuri fisici. Quindi, bambini continuate a seguirmi e fate i miei esperimenti».
Un episodio ha fatto capire a Schettini di essere diventato famoso: «Alcuni anni fa mi – spiega – è successa una cosa strana. Per la prima volta una ragazza mi ha fermato nei pressi del passaggio a livello della mia città, Monopoli, ha abbassato il finestrino dell’auto e mi ha fatto i complimenti perché a detta sua l’ho salvata durante una interrogazione. Questo mi ha fatto capire che qualcosa stava cambiando. Due anni fa, poi, i numeri della mia pagina su TikTok. Soprattutto ragazzi giovani hanno iniziato a fermarmi per i classici selfie e lì ho capito che stavo diventando famoso».
L’Umbria trova un posto speciale nel suo cuore: «Adoro l’Umbria – fa sapere il prof – Non ci sono paesaggi da queste parti, sono quadri dipinti. Si mangia benissimo, la gente è meravigliosa e ci torno sempre molto volentieri. Sono già stato a Foligno per un bellissimo convegno organizzato dall’associazione “Penso positivo – By Tommaso” che si occupa di inclusione scolastica. Sono stato ospite del Festival internazionale del giornalismo di Perugia. E oggi sono qui a Costacciaro. Quando sto in paesi piccoli, diventa tutto speciale e magico perché si sente proprio il calore delle persone ed è una cosa bellissima».



