PERUGIA – Due bimbi piccoli che piangono, gente che urla e li indica, mentre il treno ha chiuso le porte verso Firenze: paura a Perugia, con lieto fine grazie alla polizia.
È stato un intervento lampo quello effettuato dagli agenti della polizia di Stato in servizio presso la polizia ferroviaria di Perugia, condotto a bordo di un treno destinato a Firenze. Durante un servizio di controllo, l’attenzione degli agenti è stata richiamata da alcune persone che battevano con concitazione i pugni sui finestrini del treno urlando «I bambini…i bambini», indicando le carrozze in testa al treno, mentre quest’ultimo si allontanava dalla stazione ferroviaria di Perugia Fontivegge.
Intuendo una situazione di pericolo, i due agenti correndo hanno attraversato tre carrozze e hanno trovato due bambini soli, che piangendo spaventati chiamavano la loro mamma. Gli agenti, con modi dolci e protettivi, hanno immediatamente provveduto a tranquillizzare i due piccoli, riuscendo a placarne il pianto e lo spavento tanto da metterli nella condizione di parlare con loro e capire che la propria mamma, durante la fase di ingresso nel vagone, subito dopo averli fatti salire, mentre stava prendendo le proprie valigie, ha visto chiudersi di scatto la porta del vagone e, subito dopo, il treno ripartire.
Gli agenti si sono fatti raggiungere da una pattuglia della Polfer nella vicinissima stazione di Perugia-Università, così da poter riportare i due bambini nelle braccia della propria madre nel minor tempo possibile. Giunti a Fontivegge i due bambini sono stati consegnati alla madre accolta negli uffici del posto di polizia ferroviaria della stazione. Dove ha ringraziato gli agenti, diventati subito «grandi amici» dei due bambini.



