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La Schlein che suona alla Festa dell’Unità, rischio e opportunità

Le occasioni e i problemi della comunicazione pop: l’analisi di Marco Regni

di Marco Regni

PERUGIA – La “politica pop” secondo una efficace definizione dell’ottimo prof. Gianpietro Mazzoleni che negli anni ne ha scritto e studiato più di tutti in Italia, è ormai definitivamente sdoganata ed offre certo molte opportunità e qualche rischio.
La differenza – direbbe Antonio Palmieri – è sempre la persona oggetto e soggetto della comunicazione. Non esiste un modello universale che può valere per tutti.
La comunicazione è sempre un abito che va cucito su misura, salvo voler trasformare le opportunità in rischi più o meno gravi.

I meno giovani ricorderanno che – Berlusconi a parte per il quale non basterebbe qualche volume – in Italia secondo una delle analisi di Mazzoleni, uno dei primi casi a cui associare la definizione di “politica pop” può considerarsi il famigerato risotto cucinato a favore di telecamera da Massimo D’Alema in quel salotto televisivo, terza camera dello Stato, che è stato ed è Porta a Porta di Bruno Vespa.
Era il 13 ottobre del 1997 e Massimo D’Alema era Presidente della Commissione Bicamerale per le Riforme occorreva – secondo il suo staff guidato da un bravo Fabrizio Rondolino – addolcirne l’immagine da “leader maximo”. Venne in soccorso Simona Ercolani (moglie di Rondolino ancora oggi esperta e capace produttrice televisiva, vicina anche a Matteo Renzi negli anni del 40%) con l’idea del risotto cucinato da D’Alema che ne era abile cuoco.
In quel caso l’idea funzionò alla grande, perché si trattava semplicemente di addolcire, di rendere più “domestica” e meno ingessata l’immagine un po’ spigolosa e seriosa dell’uomo di partito.
Diversi anni dopo (nel 2013) Mario Monti Presidente del Consiglio staccò un assegno di 350 mila euro ad uno dei guru di Obama e Bill Clinton, Axelrold con pessimi risultati.

Due incontri e seminari formativi, qualche email, indicazioni di giocare sempre in attacco in maniera aggressiva che certamente non erano coerenti con il percepito dagli elettori della figura di Mario Monti in quanto fra coloro che potenzialmente erano pronti a votarlo, faceva proprio breccia la sua serietà e diversità rispetto ai “politici che promettono molto e fanno poco”.
L’aspetto pop fu il consiglio di scaldare la sua immagine tramite il cagnolino Empty. L’immagine di Monti descritta dai giornali tramite il loden, la sobrietà, l’autorevolezza internazionale si voleva “scaldarla” tramite uno di quegli elementi, su cui Berlusconi punterà molto negli ultimi anni ma con la coerenza tipica del personaggio, ovvero il rapporto uomo/animali domestici e i cani in particolare.
L’immagine di un uomo che si prende cura di un cagnolino, tendenzialmente crea sempre un “canale di simpatia e ascolto” nell’interlocutore. Con Monti questa cosa non funzionò.
Daria Bignardi – nel corso della sua trasmissione Le invasioni barbariche – consegnò in braccio a Monti il cagnolino Empty.
Il Presidente del Consiglio venne ripreso con grande imbarazzo, e la comunicazione “non verbale” non tradisce.
Provò anche ad apparire felice e “amorevole” verso il cagnolino ma la percezione della finzione fu strabordante rispetto all’obiettivo prefissato.
Veniamo ai giorni nostri e all’esibizione, domenica scorsa (20 agosto), di Elly Schlein alla festa dell’Unità in una località del Comune di Castiglione del Lago con in braccio la chitarra per due brani Before you accuse me di Eric Clapton e Zombie dei The Cranberries.
Non so quanto la scelta sia stata casuale.
Elly avrà voluto rafforzare – con un evento di rilancio – il suo attivismo dell’estate militante, ed ha scelto una piazza umbra di un territorio nel quale non necessitava certamente della presenza di folle oceaniche. L’obiettivo era certamente diverso.
Le reazioni sul web sono state – fin dalle prime ore – molto critiche.

Analizzando il primo fra i video pubblicati dell’esibizione https://www.facebook.com/Umbria24/posts/pfbid02N8DX2g5AVFaCAcEZ4FLW7GGPrJjezmAkvRp9SXs1XZqUdxUJBDUMLXYaiEtrWsMhl i dati sono abbastanza netti.
Li riporto in una immagine qua sotto, analizzando sia le reaction che l’analisi qualitativa e quantitativa dei commenti.
Ho scelto Umbria24 sia perché è stata la prima testata a pubblicare il video sia perché la sua fan base (in larghissima misura) non possiamo considerarla pregiudizialmente ostile alla segretaria del PD. Semplificando ancora, non è certamente la “fan base” della pagina Facebook de La Verità, o Libero o il Giornale e neanche de Il Sole24Ore.
Su Il Fatto Quotidiano https://www.facebook.com/ilFattoQuotidiano/posts/pfbid02qJmom9nabQM7xvapJqYAVMHH3AHZjyX8nS1qkyukts59muHxsdvMjQZVZHgQLKxSl le reazioni sono state migliori sulle reaction, ma non molto dissimili sui commenti.
La scelta di una canzone dal nome Zombie era inevitabile che in Umbria (dato il particolare contesto politico e storico) avrebbe suscitato ilarità molto forti fra il popolo della rete e così è stato come si evince in numerosi commenti anche in post diversi da i due che ho segnalato.
L’esperimento non sembra ben riuscito, ed anzi ha enfatizzato ancor di più una delle criticità che peraltro vengono attribuite ad Elly che è il suo essere “poco Segretario”.

L’immagine gruppettara, giovanilistica, quasi da liceale in protesta, i temi principali delle sue dichiarazioni ed interventi, rappresentano certamente elementi di freschezza, ma la percezione a “sinistra” ha necessità anche dell’immagine del Segretario e vista da “destra” il suonar con la chitarra, “Zombie”, ne ha rafforzato la percezione della persona poco seria che in politica può essere una meteora ma c’entra poco con i meccanismi di governo di un Paese.
La formula della “comunicazione perfetta” non esiste. Ribadisco ancora una volta che occorre sempre tener presente da un lato il “percepito” del personaggio e la sua credibilità/coerenza con il messaggio.
Elly con la chitarra è credibile? Certamente sì, lo è molto. Chi la conosce sa che ha studiato molto pianoforte e ama suonare la chitarra, ma la percezione e la strategia di comunicazione deve anche saper valutare e riguardare quelli che sono i “punti di forza e i punti di debolezza” e probabilmente la segretaria del PD più che rafforzare l’immagine “sbarazzina pop”, deve riuscire a trasmettere con maggior enfasi fra gli elettori quella di essere un Segretario di partito di alternativa di governo.
NB i dati fanno riferimento per le reazioni ai due post alle ore 19 del 22 agosto, a distanza di circa 48 ore dall’evento. Un lasso di tempo ampio per far sedimentare la notizia.

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Viene giù la pineta Centurini