RIMINI – Da Terni sono partire almeno quattro auto con una folta delegazione di Alternativa popolare. Una pattuglia composta da assessori e consiglieri comunali. Nonché la presidente del consiglio Sara Francescangeli. Ma a Rimini, al Meeting di Comunione e Liberazione c’era soprattutto il grande capo di Ap Stefano Bandecchi. D’altronde lui, nonostante i modi rudi e il linguaggio sboccato, politicamente si professa un moderato: non perde occasione per dire che la sua formazione politica fa parte della grande famiglia europea del Ppe.
Grande vicinanza, quindi, con CL e quel mondo ecclesiastico che sorregge il movimento fondato da don Luigi Giussani. Al grande evento, lunedì 21 agosto, era presente anche la governatrice dell’Umbria Donatella Tesei con un grande stand. Ma a quanto risulta nessun contatto significativo tra la pattuglia di Ap e la presidente Tesei. Non è un mistero che i rapporti tra Stefano Bandecchi e il centrodestra umbro siano ai minimi termini. Con parole di chiaro disprezzo da parte del sindaco di Terni verso la classe dirigente di Lega, FdI e FI: «In Umbria il centrodestra non può dialogare neanche con un coccodrillo».
Stefano Bandecchi e il suo fidato vice Riccardo Corridore, in questi giorni di Ferragosto, stanno lavorando ad una intesa con il Pd per prendere il governo del Servizio Idrico Integrato. Una intesa che potrebbe andare oltre alla gestione del SII e riguardare le provinciali del 2024. Il grande pontiere tra Ap e i Dem è Lorenzo Filippetti, coordinatore provinciale di Alternativa popolare e grande amico di Emilio Giacchetti. E proprio il giovane ex assessore dell’ultima giunta Di Girolamo potrebbe essere uno dei nomi destinati al consiglio di amministrazione della SII (Filippetti, nell’ambito dell’intesa Dem+ Ap, correrebbe alla presidenza dell’azienda). Ma le mire espansionistiche di Ap non conoscono confini. Stefano Bandecchi, dopo aver lanciato l’ Opa sulla Provincia di Terni annuncia battaglia per la Provincia autonoma di Trento. Nella foto, al Meeting di Rimini, con il candidato Sergio Divina.


