di Francesca Cecchini
MAGIONE (Perugia) – Torna anche quest’anno al teatro Giuseppe Mengoni di Magione la rassegna di teatro ragazzi “Pollicino, sentieri teatrali”, promossa da Panedentiteatro aps con il patrocinio della Regione Umbria, del Comune di Magione e dell’Unione dei Comuni del Trasimeno, che vedrà un primo appuntamento a cielo aperto al parco della Torre dei Lambardi il prossimo 24 settembre.
Sei compagnie in scena per altrettante domeniche di spettacolo per grandi e piccini tra animazioni teatrali con doppia narrazione in cuffia una per i bambini e una per gli adulti, teatro danza, teatro di figura e teatro d’attore per parlare di argomenti attualo, come l’inclusività, il valore di educante per i grandi, il diritto all’infanzia, l’importanza di una vera vita emotiva di cui essere artefici, il valore della felicità e della generosità ,oltre che il coraggio di avere fiducia in se stessi.
«Siamo molto contenti del nuovo cartellone 2023/24 che riempirà d’emozioni i piccoli spettatori ma anche i grandi – racconta a Umbria7 Enrico De Meo, direttore artistico Panedentiteatro – La programmazione per le famiglie è stata arricchita con dei mini laboratori gratuiti su prenotazione, post spettacolo, per far decollare la fantasia dei nostri affezionati ospiti. Quest’anno, oltre al fondamentale sostegno del Comune di Magione, abbiamo ricevuto il patrocinio dell’Unione dei Comuni del Trasimeno e questo ci dà carburante per continuare nel nostro obiettivo di creare un ampio circuito di teatro ragazzi sia per le famiglie che per le matinée scolastiche, nel territorio del Trasimeno».
Si inizia dunque il 24 settembre alle 17 con “Hansel & Gretel”, animazione teatrale della compagnia lombarda Intrecci Teatrali, di Andrea Gosetti, anche in scena con Massimo Testa (consigliato a partire dai 4 anni). In scena un viaggio multisensoriale doppio, dove adulti e bambini pur partecipando alla stessa storia, ne vivranno aspetti diversi. Un gioco per i bambini e un percorso introspettivo sul valore di educante per i grandi. Il pubblico interagirà attraverso un percorso in cuffia diviso su due canali di ascolto (uno per bambini e uno per grandi): stessa storia sarà ma con differenti risvolti.
Capienza limitata, consigliata la prenotazione. Al termine dello spettacolo, su prenotazione, possibilità di partecipare a un mini laboratorio teatrale gratuito.

IL PROGRAMMA SUL PALCO DEL MENGONI (ogni spettacolo inizierà alle 17)
Domenica 8 ottobre “Il bambino e la formica” produzione Fontemaggiore, di Massimiliano Burini e Giuseppe Albert Montalto con Giulia Zeetti e Andrea Volpi, muppets e supervisione ai movimenti scenici Marco Lucci, composizioni musicali e suono Gianfranco De Franco, dramaturg Giuseppe Albert Montalto (consigliato a partire dai 5 anni)..
Ayo è un bambino che non ha mai visto il sole, infatti lavora nel “formicaio”, una miniera del Congo. Un giorno durante il lavoro una frana improvvisa lo blocca sotto terra. Mentre aspetta i soccorsi fa un incontro incredibile e imprevedibile con “Undici”, una formica burbera ma dal cuore gentile. Superata la sua diffidenza verso i bambini, Undici decide di aiutare Ayo ad uscire di lì. Inizia così un viaggio verso l’alto, verso la conoscenza di se stessi e verso la consapevolezza del loro posto nel mondo, imparando l’uno dall’altro che la vita è un sogno da rincorrere.

Domenica 15 ottobre “Toma e Carolina” produzione Anfiteatro/Unoteatro Progetto Piattaforma, di Giuseppe di Bello, con Martina Continanza (consigliato a partire dai 6 anni).
Tomaso è un bambino solitario, ama il western e gli altri lo prendono in giro perché quello è un gioco ormai superato, ma quella passione è tutto ciò che gli resta di suo padre. Un giorno, mentre guarda un vecchio cartone di cowboy, il televisore smette di funzionare. Arrabbiato, decide di uscire di casa. Incontra Carolina, una bambina con la quale instaura una grande amicizia. Una riflessione sulla solitudine che comporta il rapporto univoco e implosivo tra un bambino e un dispositivo elettronico, un percorso per recuperare la dimensione della vita emotiva attraverso l’incontro con l’altro, che genera la riscoperta di un sé fatto di corpo e di mente, che pensa e immagina. Facoltà fondamentali per una vita individuale e sociale di cui essere artefici.

Domenica 3 dicembre “Felicia” produzione Quintoequilibrio / Teatro Evento, drammaturgia Stefania Ventura (anche in scena) e Quinzio Quiescenti (anche regia e scene), luci Gabriele Gugliara, marionetta ibrida e pupazzi Giorgia Goldoni (consigliato a partire dai 6 anni).
Sul limitar di un bosco viveva una strega potentissima che era sempre di pessimo umore… non aveva mai provato felicità in vita sua. Per provarla, la rubava a chiunque le capitasse a tiro, la catturava in un lampo con i suoi artigli e la intrecciava stretta nei suoi capelli. Ma l’indomani la felicità era sbiadita e così la strega ritornava triste. Finché una notte gli animali del bosco, stanchi di vivere nella paura e nella tristezza, si riunirono per cercare un drastico rimedio…
Che cos’è la felicità? Come la si afferra? Quanto dura?
La felicità è qualcosa di inafferrabile, una sensazione che si percepisce individualmente ma che, se condivisa, viene potenziata a dismisura, lasciando un sapore dolce alla fine delle nostre giornate.

Domenica 17 dicembre “Becco di rame” produzione Teatro del Buratto, dal libro di Alberto Briganti “Becco di Rame. La più bella favola per bambini tratta da una storia vera”, adattamento drammaturgico Ira Rubini, animatori Gabriele Bajo, Beatrice Masala, Marco Iacuzio, Ilaria Ferro, (Riccardo Paltenghi) pupazzi Chiara De Rota, Linda Vallone, disegno luci Marco Zennaro (consigliato a partire dai 3 anni).
La vera storia di Becco di Rame, un’oca che nella lotta contro la volpe perde la parte superiore del becco rischiando di non poter sopravvivere. Il veterinario, dottor Briganti, ha un’intuizione geniale, crea una protesi di rame che permette all’oca di continuare a vivere una vita normale nonostante la disabilità acquisita. Lo spettacolo inizia con il protagonista che, ancora pulcino, viene portato nella fattoria dove si svolgerà l’intera vicenda e dove incontra gli altri personaggi. La metafora del mondo animale aiuta ad affrontare con leggerezza e allo stesso tempo con profondità, temi importanti come quelli della diversità, della disabilità e dell’importanza di essere accolti, accettati e desiderati nonostante fisicità o abilità diverse. Una dolcissima storia a lieto fine, dedicata a tutti quelli che dopo una brutta avventura trovano la forza e il coraggio di innamorarsi di nuovo della vita.

Infine, domenica 7 gennaio “Lulù” produzione Momom, di e con Claudio Milani, scenografie Armando Milani ed Elisabetta Viganò, musiche Andrea Bernasconi, Debora Chiantella, Emanuele Lo Porto, luci Fulvio Melli, consulenza testi Francesca Rogari, consulenza elettronica Frankenstein Garage (consigliato a partire dai 4 anni).
In questa storia ci sono tre fratelli nati un mattino d’estate, dopo una notte piena di lucciole. Il destino li separerà, conducendoli per tre strade diverse ma darà loro tre doni: intelligenza, istinto e cuore, sufficienti per cavarsela, diventare grandi e finalmente ritrovarsi. E Lulù? Lulù è lo spirito del bosco, è tutto azzurro e blu, ha gli occhi rotondi, la pancia rotonda e il cuore grande. La cosa che sa fare meglio è far nascere le lucciole dalla sua pancia. Tutti sanno che esiste, ma pochissimi lo hanno visto. Per vederlo bisogna essere molto fortunati. Un racconto sul valore dell’intelligenza, dell’istinto e della generosità, che ci incoraggia ad avere fiducia nelle nostre qualità.

DISEGNA LO SPETTACOLO
Matite in mano ai piccoli spettatori per partecipare al concorso “Disegna lo spettacolo”. All’inizio di ogni rappresentazione saranno raccolti i disegni ispirati dagli spettacoli precedenti e, a ogni appuntamento, verranno estratti i tre vincitori che riceveranno un ingresso gratuito. Alla fine di ogni rappresentazione ci sarà un mini laboratorio creativo gratuito a numero chiuso, con tecniche e tematiche ogni volta differenti e inerenti agli spettacoli visti.
Prenotazioni spettacoli e lab: 347 5210600