Cambio ai vertici di Terni Valley, Federica Burgo è la nuova presidente 

Assegnate altre nomine a Tommaso Giani vicepresidente, Jacopo Borghetti segretario e Valerio Guidarelli tesoriere

El. Cec.

TERNI – A seguito delle dimissioni di Filippo formichetti, Federica Burgo assume la direzione di Terni valley. Insieme a lei l’assemblea ha eletto Tommaso Giani vicepresidente, Jacopo Borghetti segretario e Valerio Guidarelli tesoriere. La neo presidente annuncia la road map dell’associazione e gli obiettivi prefissati. Con l’augurio e l’auspicio di «rendere Terni una città europea in cui poter vivere al meglio il presente e avere la possibilità di dirigerci con entusiasmo verso l’unica destinazione che conta: il futuro. Il nostro motto è e resterà sempre: “Dimmi cosa sai fare, non chi conosci»

«Riteniamo sia indispensabile permettere alle persone competenti e con sani valori di contribuire al miglioramento della città. È necessario valorizzare il nostro territorio e le persone che lo vivono, attraverso la ricerca, lo studio e la realizzazione di nuove soluzioni. Occorre rovesciare gli attuali paradigmi della politica, che allontanano le nuove generazioni e propongono giustificazioni, anziché idee. Questo sarà attuato con il coinvolgimento di nuovi leader del cambiamento che sappiano pensare globale e agire locale, così da rendere Terni una città europea in cui poter vivere al meglio il presente e avere la possibilità di dirigerci con entusiasmo verso l’unica destinazione che conta: il futuro. Il nostro motto è e resterà sempre: “Dimmi cosa sai fare, non chi conosci”.
Terni Valley ha sempre tenuto la barra dritta, mettendo in guardia le classi dirigenti della sinistra locale fin dal 2016. Una città il cui declino ormai era evidente, ma di cui alcuni pensavano di poter approfittare per continuare a garantirsi rendite parassitarie. Le elezioni del 2018 ci hanno chiamato a una grande responsabilità, che abbiamo portato a termine. In cinque anni abbiamo dimostrato di cosa siamo capaci e indicato l’unica via che potesse proseguire e rafforzare quel percorso di rinnovamento intrapreso e in grado di riavvicinare i giovani alla politica e alla partecipazione, in una città che drammaticamente sempre più invecchia e si spopola. Abbiamo tuttavia assistito al testa coda che ha portato fuori strada la sinistra, respinta dagli elettori perché percepita non in grado di rinnovare e attrarre. La sfida di oggi è non arrendersi: farlo significherebbe darla vinta definitivamente alle oligarchie dei partiti colpevoli del disastro elettorale. Proprio per questo decidiamo di continuare a darci da fare. Inizia una terza fase, sicuramente più impegnativa, che sia capace di attrarre i giovani, soprattutto coloro che hanno dovuto lasciare Terni per non farvi ritorno, e rendere la città una comunità moderna e finalmente del terzo millennio. Spetta a noi, e a tutti coloro che vorranno, rimboccarci le maniche per provare a rilanciare l’idea di città con cui ci presentammo nel 2016. Una città dove una sinistra moderna possa avere diritto di cittadinanza e scampare a congiure mediocri di chi dalla politica prende soltanto senza dare nulla. Nelle prossime settimane ristruttureremo la nostra associazione, allargando alla partecipazione di tutte e tutti coloro che vorranno, riprendendo in mano il filo delle idee originarie e portando a risorsa quanto abbiamo potuto dimostrare ed imparare in questi ultimi cinque anni di presenza in Consiglio comunale, come novità apprezzata dalla città e osteggiata dai vecchi apparati della sinistra locale, che vedevano in noi un pericolo. Il nostro faro sarà sempre quello di mettere in collegamento le diversità, che siano di generazione, di cultura, di tradizione e di pensiero che caratterizzano la nostra comunità in modo da creare sinergie che diano vita a nuovi progetti, e che rendano Terni una città progressista e democratica».

A Marsciano si mettono a posto le strade, pronti a partire 630mila euro di interventi

Traffico in tilt sul raccordo in direzione Terni