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Il vescovo Soddu visita la Soff Art: «Aziende di famiglia come questa contribuiscono alla crescita di una comunità»

La donazione di 500 cuscini alla Diocesi. La storia di un prodotto unico, l’innovazione tecnologica, il ruolo sociale, le foto, i video

Au. Prov.

TERNI – «Abbiamo sempre donato, convinti che il ruolo di un’azienda sia anche sociale».  Giuliano Sciannameo al vescovo Francesco Antonio Soddu, prima di mostrargli l’azienda di famiglia. Di presentargli la sua di famiglia e, in un certo senso, quella delle lavoratrici e dei lavoratori della Soff Art.  

Soprattutto donne (il 90 per cento della forza lavoro), mamme che tengono appeso nelle loro postazioni anche solo un piccolo disegno fatto a scuola dal proprio figlio. In fondo quella di via Maestri del Lavoro è proprio un’azienda di famiglia: «Eravamo io e mia moglie. Era il 1970 e avevamo un solo operaio. Adesso eccoci qua». Quasi 4mila metri quadrati di opificio, macchinari innovativi, oltre quaranta dipendenti, una governarne al femminile: sono amministratrici le figlie di Giuliano Sciannameo, Alessia e Martina.   La visita di monsignor Soddu, lunedì 18 settembre, è stata l’occasione per parlare di sviluppo del territorio, di valori sociali, di famiglia. Soddu curioso di conoscere la storia della famiglia che ha dato vita a tutto questo, nel lontano 1880. Partendo da un negozio di tessuti. Da un’attività che si  è tramanda di padre in figlio, di generazione (Francesco e Santa Sciannameo) in generazione (il figlio Nicola).  Con Nicola e sua moglie Donnina Fratoni che dal 1947 al 1970 hanno fatto crescere ancora di più l’azienda. Fino a quando Giuliano e Leila non hanno deciso di specializzarsi nella produzione di cuscini e materassi. «Senza Leila non ce l’avrei fatta. E’ stata lei ad appoggiarmi all’inizio e poi a gestire le varie fasi di crescita». Fino al brevetto del cuscino a molle. Quella è stata la svolta. Un successo planetario: richiestissimo, e quindi venduto, in tutto il mondo. Giuliano Sciannameo al vescovo Soddu: «Il riposo è essenziale a vivere, mi saprà dire, dopo aver dormito sul nostro cuscino, come si sentirà».  Il sonno, bene prezioso che è alla base della produzione della Soff Art, nella cui governance sono entrati a far parte anche i mariti di Alessia e Martina, Matteo Mercuri e Renato Bartolini.  Bartolini fa da Cicerone. Mostra al vescovo Soddu i macchinari, presenta la grande famiglia Soff Art (le dipendenti e i dipendenti), spiega le varie fasi della produzione: «All’interno del cuscino viene inserito un sistema di molle indipendenti, capace di assicurare un perfetto allineamento testa-collo in qualsiasi posizione di riposo. Inoltre, le molle garantiscono una continua circolazione dell’aria, limitando la sensazione di eccessivo calore e l’accumulo di umidità corporea, per un perfetto microclima in ogni stagione».

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