AL.MIN.
UMBERTIDE (Perugia) – Bene i lavori, ma a quando la loro fine? E’ il quesito che pone il consigliere provinciale della Lega, Giovanni Dominici, sugli interventi di ampliamento del Campus “Leonardo Da Vinci” di Umbertide, tema già più volte messo al centro dell’attenzione dall’esponente del Carroccio.
Il ritorno a scuola previsto presso il Campus, edificio di proprietà della Provincia di Perugia, denuncia Dominici, sarà segnato «dal cantiere ancora aperto per quanto riguarda l’ampliamento della struttura. Per questo, come consigliere provinciale della Lega, esprimo grande preoccupazione. I lavori dovevano finire in modo da consegnare la rinnovata scuola a settembre 2022. Siamo a settembre 2023 e il cantiere è ancora aperto, con rinnovati disagi per studenti e personale in servizio».
Il consigliere leghista evidenzia che per il ritorno in classe «saranno riconsegnate solo le vecchie aule, perché le nuove sono ancora interessate dai lavori. Gli studenti in alcuni casi saranno costretti a fare lezione nei corridoi. Stessa storia per i laboratori, che non potranno svolgere la propria funzione in quanto saranno occupati dalle classi, visto che non ci sono altri spazi. Il blocco bagni nuovo non è agibile, in quanto mancano ancora i collegamenti e le fognature. Manca ancora l’impianto idrico antincendio. La parete ventilata non è completata, con tutti i disagi per gli studenti di fare lezioni in mezzo al rumore».
La parte esterna, rimarca Dominici, è «ancora da iniziare, parliamo di marciapiedi ed altre strutture. La ditta che si è aggiudicata l’appalto lavora con due operai, a cui va aggiunto il personale delle ditte esterne che realizzano gli impianti, che lavora in regime di sub-affidamento».
Serviranno, quindi, ancora altri mesi di attesa prima che il cantiere venga smantellato: «Se tutto procederà senza altri intoppi – afferma l’esponente leghista – i lavori dovrebbero terminare entro la fine dell’anno, con un ritardo di un anno e quattro mesi sulla tabella di marcia».
Dominici sottolinea che si tratta di «ennesimo rinvio, di proroga in proroga. La prima fu concessa nel settembre 2022 con una proroga al 17 novembre, poi un’ulteriore proroga a giugno 2023. Poi un’altra proroga per arrivare a questo inizio scolastico con i lavori finiti. Ma siamo di fronte a un nuovo rinvio».
La questione è pronta ad approdare nuovamente in consiglio provinciale: «Presenterò di nuovo una interrogazione per chiedere come sia possibile una situazione di questo tipo – annuncia Dominici – che provoca immani disagi alla scuola. Ma soprattutto chiederò, chi paga i danni di questi ritardi?».