palazzo spada

Per Palazzo Spada e le sue aziende il consiglio certifica quasi mezzo miliardo di debiti

«Situazione preoccupante, Napoli è a 4 miliardi»

 TERNI – Ad un certo punto il conigliere comunale del Pd ha fatto il confronto con una grande città famosa anche per i suoi conti pubblici scassati: «Il Comune di Terni, complessivamente, ha quasi mezzo miliardo di debiti, Napoli viaggia intorno ai 4 miliardi», ha detto in aula Francesco Filipponi.Venerdì 29 settembre il consiglio comunale ha approvato il bilancio consolidato del 2022. Ha certificato la situazione finanziaria del Comune di Terni e di tutte le aziende nelle quali Palazzo Spada è presente. I debiti ammontano a 417 milioni e rispetto all’esercizio precedente, il 2021, la massa debitoria è aumentata di 64 milioni. La maggioranza che sostiene il sindaco Stefano Bandecchi ha votato il bilancio complessivo in quanto la sua bocciatura avrebbe portato al commissariamento dell’ente e quindi a nuove elezioni. Certamente Alternativa popolare non si è rispecchiata in quei conti che risalgono all’amministrazione guidata dal leghista Leonardo Latini. Conti preoccupanti, con i consiglieri di centrodestra presenti in aula che hanno sostenuto che comunque negli ultimi 5 anni c’è stata una azione di risanamento e che nel 2018 la situazione era molto più preoccupante. Il gruppo di Fratelli d’Italia ha ricordato la Terni delle amministrazioni di sinistra ed in particolare dell’ultima, a guida Di Girolamo, che ha visto il dissesto del Comune. Dal canto suo il Pd ha contrattaccato puntando il dito sulla famosa operazione di ricapitalizzazione societaria che ha visto protagonista Asm e che non ha ancora portato benefici economici sui conti di Palazzo Spada. Anzi. Il Comune nel 2022 si è ritrovato, nel suo perimetro finanziario, anche i debiti che sono arrivati dalle società entrate nel capitale di Asm e portate in dote dal socio forte di minoranza Acea. La seduta si è conclusa con le dichiarazioni di intenti dell’attuale amministrazione di mettere in campo misure per portare ad un miglioramento dei conti già nel corso del 2023. Con il consigliere di Forza Italia Francesco Ferranti che ha chiesto alla maggioranza di andare oltre le semplici dichiarazioni di intenti e di far sapere quanto prima al consiglio cosa intende fare, nella pratica. Per diminuire  gli oltre 400 milioni di debiti complessivi  occorrono azioni concrete, sia per quanto riguarda il Comune di Terni, che le sue aziende di servizio. Il bilancio di previsione del 2024, potrà essere in tal senso un po’ più chiaro.

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