Un progetto da 5 milioni che fa scuola in Europa, un anno e sarà pronto il nuovo istituto comprensivo di Gualdo Catteneo

Gli interventi sono iniziati a marzo di quest’anno e sono già a buon punto

R.P.

GUALDO CATTANEO (Perugia) – È stato dichiarato dall’Unione europea come uno dei progetti migliori in tema di inclusione e rigenerazione a livello continentale. E tra un anno si procederà alla sua inaugurazione. Avanzano i lavori per la costruzione della nuova scuola di Gualdo Cattaneo. Procedono, infatti, senza alcun rallentamento e con uno stato di avanzamento pari al 35 per cento, gli interventi dell’edificio scolastico.

Un cantiere da 5 milioni di euro, che guarda con decisione al prossimo autunno quando suonerà la prima campanella per gli alunni dall’infanzia fino alla secondaria di primo grado. I lavori sono iniziati lo scorso mese di marzo, con le opere di scavo ed esecuzione delle fondazioni.

Sarà un edificio del tutto innovativo, tanto nell’estetica quanto negli spazi interni, caratterizzato dalla modernizzazione degli spazi, distribuiti su due piani complessivi, con diciotto aule, una mensa con due refettori, una biblioteca, una sala insegnanti e una per la dirigenza, molti laboratori e altri ambienti che saranno destinati alla didattica.

Il progetto, basato su un metodo costruttivo che garantisce il conseguimento degli aspetti legati alla sicurezza, al risparmio energetico ed alla totale sostenibilità ambientale ed economica è stato realizzato sulla base delle esigenze della popolazione scolastica, primi fra tutti gli studenti che qui trascorreranno buona parte della loro giornata. In accordo con l’istituto scolastico, sarà possibile effettuare il tempo prolungato in tutta sicurezza, con la possibilità di fare attività sportiva.

«Sarà una scuola europea – dice il sindaco Enrico Valentini – risponderà alle nuove necessità emerse a seguito dell’emergenza sanitaria, avrà ambienti e spazi esterni sicuri, accessibili e accoglienti. Un luogo volto a favorire l’attività degli insegnanti e in grado di contribuire a una organizzazione razionale dei consumi».

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