R.P.
CITTÀ DI CASTELLO (Perugia) – E’ bastata la mancata concessione di un tensostruttura per far saltare una intera manifestazione. Altrocioccolato non ci sta e chiede spiegazioni al Comune di Città di Castello e parla bocca del presidente di UmbriaEquoSolidale, Massimo Luciani, bolla la situazione che si è creata come di «vicenda triste che si trasforma in grottesca».
Andiamo per gradi. Come ricorda Luciani, l’amministrazione tifernate ha ripetutamente asserito che «non ci sarebbero state tensostrutture a disposizione di Altrocioccolato per l’edizione del 2023, causando di fatto l’annullamento della manifestazione, scopriamo ora che al Salone nazionale del tartufo bianco sono presenti le stesse tensostrutture con la stessa dimensione e stesso fornitore di sempre».
Ciò, stando alle parole di Luciani, è «oltremodo surreale se consideriamo che a più riprese ci è stato detto che il Salone nazionale del tartufo bianco, per esigenze di restyling, non avrebbe utilizzato quelle stesse tensostrutture».
Lo stupore degli organizzatori della fiera del commercio equo-solidale, è accresciuto nel momento in cui anche Tiferno Comics, ha «visto il montaggio di un’altra tensostruttura di proprietà di Sogepu, della cui esistenza non eravamo stati messi al corrente, nonostante le nostre ripetute sollecitazioni verso l’amministrazione comunale per salvare Altrocioccolato».
Da Luciani parte un appello al sindaco Luca Secondi e all’assessore a commercio e turismo, Letizia Guerri: «Perché ci avete negato queste tensostrutture, o anche solo la possibilità di compartecipare, anche finanziariamente, per il loro utilizzo?».
L’amarezza è il sentimento principale dopo lo stop alla manifestazione: «Non riusciamo a contenere la delusione di aver visto trattare Altrocioccolato come figlio di un dio minore, come una manifestazione di cui si possa facilmente fare a meno. Avevamo il dubbio se sia stato per mancanza di capacità di programmazione o per volontà politica. Ora non c’è più dubbio, è tutto alla luce del sole».
La replica del Comune
A stretto giro di posta arriva la replica del sindaco Luca Secondi: «Il Comune di Città di Castello ha garantito lo svolgimento delle ultime edizioni di Altrocioccolato con contributi economici e servizi che avremmo confermato anche per il 2023”. Il primo cittadino precisa che «nel momento in cui ci sono state richieste la tensostrutture, per le quali peraltro non ci è stata offerta alcuna disponibilità alla compartecipazione delle spese dagli organizzatori dell’evento, non eravamo in grado di provvedere a questa fornitura, perché, a differenza degli altri anni, nella compagine organizzativa della Mostra del Tartufo non figura più la Comunità Montana, attraverso la quale veniva assicurata”.
Secondi ricorda che «la proposta di un operatore economico che si era offerto di mettere a disposizione la tensostruttura è stata rifiutata dai promotori di Altrocioccolato ed è necessario chiarire che le altre associazioni hanno pagato autonomamente le tensostrutture utilizzate per le manifestazioni che hanno organizzato in proprio. Il Comune, quindi, non ha trattato Altrocioccolato come figlio di un Dio minore, ma nemmeno come figlio di un Dio maggiore rispetto alle altre associazioni».
Come tiene a evidenziare Secondi «il Comune di Città di Castello è stato l’unico in Umbria a sostenere Altrocioccolato negli ultimi anni, garantendo lo svolgimento della manifestazione con contributi economici e servizi un pacchetto che eravamo pronti a confermare anche quest’anno, a fronte di una richiesta di 10 mila euro di contributo e di servizi comunque onerosi per l’ente. Non siamo stati in grado però di mettere a disposizione la tensostruttura, perché in quella fase l’organizzazione della Mostra del Tartufo, che è cambiata nel 2023 rispetto alle edizioni precedenti, non era stata ancora affidata e, di conseguenza, non eravamo in grado di prendere impegni».
Dal sindaco una chiosa finale al cianuro: «Di fronte a certe argomentazioni e certi toni, che ci dispiacciono e giudichiamo ingenerosi – conclude Secondi – sorge spontaneo chiedersi se in passato le amministrazioni comunali di Perugia, Gubbio e Castiglione del Lago si siano sempre sbagliate e gli organizzatori di Altrociocciolato abbiano, invece, sempre avuto ragione».


