Perugia ha un centro per l’infanzia tutto nuovo: benvenuto Fantabosco

L’inaugurazione dopo i lavori da quasi 700mila euro per il risanamento conservativo, miglioramento sismico e adeguamento normativo. Romizi: «Ora la costruzione del nuovo plesso a Ponte Pattoli»

PERUGIA – Il Centro per l’infanzia Fantabosco è finalmente pronto per accogliere gli 80 bambini tra i 3 e 5 anni della scuola di Ponte Felcino dopo i lavori di risanamento conservativo, miglioramento sismico e adeguamento normativo che ne fanno ora un edificio nuovo, più sicuro dal punto di vista strutturale e migliorato sotto il profilo delle prestazioni energetiche.

Una novità accolta positivamente dal quartiere, che non ha fatto mancare la sua partecipazione all’inaugurazione di domenica 21 ottobre alla presenza del sindaco Andrea Romizi, del vicesindaco Gianluca Tuteri, della dirigente dell’Unità operativa Edilizia scolastica Monia Benincasa, del dirigente dell’Istituto comprensivo Perugia 14 Michele Baldassarri, e delle insegnanti. Hanno partecipato anche l’assessore Edi Cicchi, il consigliere comunale Gino Puletti e rappresentanti di associazioni locali.
Numerosi i bambini con le loro famiglie, molti dei quali avevano aderito alla passeggiata proposta nell’ambito del Raduno Podistico Interregionale organizzato dall’Asd Podistica Ponte Felcino, in collaborazione con l’Istituto comprensivo e Casa Emmaus e il patrocinio, tra gli altri, del Comune, della Regione Umbria, della Provincia e dell’Endas.
Ad aprire la cerimonia è stata l’esibizione della Filarmonica Santa Cecilia di Villa Pitignano. A seguire i canti e le poesie preparate dai bambini, gli interventi dei rappresentanti del Comune e della scuola, il taglio del nastro e la benedizione del parroco Alberto Veschini.
«Prendo spunto dalle parole dei bambini che ci hanno chiesto di ascoltarli e di fare cose per loro – ha detto il vicesindaco Tuteri -. Questo centro rappresenta un luogo di formazione ed educazione, dove le insegnanti, nella quotidianità, si mettono al servizio della crescita dei nostri figli. Ma c’è una parte che spetta pur sempre a noi genitori: l’impresa di educare le nuove generazioni non può infatti essere delegata. Compito delle amministrazioni e della società per i prossimi anni è riprogettare l’ambiente esterno e l’urbanistica della città in modo che siano a misura di bambino».



Il progetto è stato finanziato con fondi comunali per un importo di 680mila euro (500mila da ristori del c.d. “disagio ambientale” e 180mila euro da mutuo Cassa Depositi e Prestiti). I lavori sono stati appaltati all’impresa Ediltermica Divisione Impianti Tecnologici srl di Perugia. «Gli interventi – ha spiegato nel dettaglio la dirigente Benincasa – hanno riguardato il miglioramento sismico, l’adeguamento funzionale degli spazi, il completo rinnovamento impiantistico e di tutte le finiture. Inoltre è stato realizzato un importante efficientamento energetico attraverso la sostituzione della centrale termica con una ad alta efficienza, il cappotto termico esterno, la coibentazione della copertura, la sostituzione degli infissi con altri a taglio termico e l’installazione di luci a led. Ciò ha determinato un passaggio dalla classe energetica E alla B».
Il dirigente Baldassarri ha parlato di «un investimento fondamentale per il quartiere. L’adeguamento degli spazi è importante per una scuola che presenta numeri in crescita, in controtendenza rispetto all’andamento nazionale e regionale. Auspico che questo non sia un punto di arrivo, ma di partenza per altri interventi nel quartiere, come la realizzazione del ponte pedonale sul Tevere ora in corso, che consentirà di collegare le due rive con il relativo percorso ciclopedonale. L’Istituto comprensivo ha forti relazioni con le associazioni del territorio, come la Podistica ma non solo. La rete tra scuola, altre realtà locali e amministrazione comunale può essere il valore aggiunto di una periferia che, a dispetto di tutto, dà segnali di vitalità e ancor più, quindi, merita attenzione».

Il sindaco Romizi ha ricordato che il Comune è proprietario di 100 scuole e in nove anni sono stati fatti interventi sostanziali su 40 plessi, con un investimento di oltre 70 milioni. «È una grande soddisfazione per noi – ha continuato – dare ai nostri bimbi luoghi più accoglienti, sicuri, ma anche dotati di quella bellezza che ci aiuta nel modo in cui ci approcciamo agli altri. In questo quartiere avverranno anche altri cambiamenti molto profondi grazie alle risorse del Pnrr che abbiamo deciso di investire sui centri abitati lungo il Tevere, un elemento identitario di cui dobbiamo riappropriarci. Per quel che riguarda Ponte Felcino saranno riqualificati luoghi importanti, come la Torre del Molino della Catasta e il Bosco didattico. Una rete ciclopedonale, inoltre, connetterà i vari centri lungo il fiume aiutando i residenti a riscoprire e a rivivere in modo nuovo i territori limitrofi. Proseguirà anche l’impegno per le scuole, in particolare continuando la costruzione del nuovo plesso a Ponte Pattoli e adeguando quelli di Ponte San Giovanni, perché tutti i nostri bimbi devono avere la stessa possibilità di volare alto».

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