M.BRUN.
TERNI – Cose dell’altro mondo. Il Pd di Terni è unito, è forte e vincerà. Forse meglio dirla così: Il Pd di Terni (al momento attuale, per ora) è unito, si sente di nuovo forte e magari, prossimamente, vincerà.
Dopo la sbandata sul Sii, con l’accordo-non accordo con Bandecchi, è sceso fin qui Davide Baruffi in persona, enti locali nazionale, per dire che Terni è stato al centro delle preoccupazioni della segreteria di Roma, la quale adesso auspica (eufemismo) un nuovo corso.
Che, per l’appunto, inizia da qui: cena del circolo Pd Ferriera, al Centro ricreativo Gabelletta. Locale spoglio, tavoli e sedie da festa dell’Unità postbellica, ma menù al passo con i tempi. Niente giropizza gratis alla Bandecchi, ma ognuno pagava per sé (probabilmente tranne l’inviato della Schlein, Baruffi, cortesia per gli ospiti).
Antipasto, fettuccine di pregio, arrosto misto della tradizione (che qui era rossa che più rossa non si può) per chiudere con una benaugurante torta all’arancia.
Messo come è al momento, il Pd ternano doveva iniziare il pasto con i peperoncini rossi sott’olio, avendo bisogno di ogni tipo di amuleto in commercio.
Ma la serata è stata molto partecipata e, come si dice degli eventi, ha avuto un grande successo di critica e di pubblico. Il pubblico c’era, ma si è andati forte soprattutto per la critica, in virtù del tono della conversazione che è stato alto e il livello della partecipazione che più non si può. Non solo: come nello stato di grazia del De Rerum natura, il lupo Paparelli pascolava accanto all’agnello Filipponi. Da non credere.
Quindi c’era il segretario regionale Bori e Simona Meloni, cioè insieme il top del top dell’Umbria. Poi il segretario comunale Spinelli, l’ex sindaco Di Girolamo, un posto d’onore per la più nobile vestigia del passato, Paolo Raffaelli. Fino a Leonardo Patalocco, coordinatore del Circolo Ferriera (che di Filipponi è la seconda casa).
Brindisi? Non risultano. Magari quelli si fanno dopo aver ottenuto risultati.
