Retroscena / Alta velocità, perché l’Umbria con la stazione di Creti ha vinto. E perché Giani (Toscana) deve rispettare l’accordo con Tesei-Melasecche

SPOTLIGHT di MARCO BRUNACCI | Rfi ha decretato che il posto giusto per fare la stazione della Media Etruria è quella proposta dagli umbri. La partita “tecnica” è conclusa. Ora parlerà Salvini (ma si sa quel che dirà). In 3-4 anni si parte. Resta un assessore Pd, nemico del presidente della Toscana, che vuol buttarsi sui binari

DI MARCO BRUNACCI

PERUGIA – La stazione della Media Etruria, accesso dell’Umbria all’alta velocità, tutto quel che c’è da sapere.

1.La premessa: questa idea viene da lontano, inizi anni Duemila, ha percorso prima il centrosinistra e poi il centrodestra. E ora, se si evitano sbandamenti, è un successo dell’Umbria tutta, che naturalmente possono intestarsi Tesei e l’assessore Melasecche che sono riusciti a realizzarla.

2.Perché diciamo che la stazione è cosa fatta e che l’Umbria ha vinto? Perché Rfi è il tribunale tecnico supremo ed ha spiegato a tutti che la proposta degli umbri è la migliore: per Rfi la stazione dell’alta velocità che servirà Perugia e la sua provincia si farà a Creti, un passo da Farneta, all’uscita di Foiano, 30-35 minuti di superstrada da Perugia.

3.La Media Etruria sarà una svolta perchè gli utenti di Perugia e provincia potranno intercettare 12 coppie di treni per il nord e per il sud. Un salto di qualità nei collegamenti ferroviari. Altro che Freccette rosse a Perugia (o a Terni).

4.Dal punto di vista burocratico ancora l’iter non è concluso, perchè deve dare il via il Ministero di Salvini e però già si sa cosa dirà Salvini.

5.Quando ci sarà il disco verde, contate tre, massimo quattro anni e prenotate i biglietti. Per realizzare una stazione dell’alta velocità basta tirar su una sopraelevata di qualche chilometro, con un progetto di bella architettura. Poi servono una grande sala d’attesa, un parcheggio con mille posti auto e un bar.

6.Va da sé che chi attacca l’Umbria, perché Creti è comunque in Toscana, non sa quel che dice, visto che la stazione della Media Etruria poteva essere fatta solo ed esclusivamente sulla linea dell’Alta velocità, che in Umbria non passa per decisione degli anni passati. Punto e stop.

7.L’assessore Melasecche, che ha il carattere che ha ma lavora sui dossier giorno e notte, qui ha avuto un merito che gli va riconosciuto: ha portato i due presidente di Regione, Tesei e Giani, a concludere un accordo, che, dal punto di vista diplomatico, è pure raffinato. Un do ut des ben studiato. Lo rivela lo stesso Melasecche: l’Umbria ha fatto tutto quel che poteva perchè si realizzasse il passaggio sotterraneo dell’alta velocità a Firenze, con un risparmio di tempo di 15 minuti per le percorrenze, e un vantaggio incalcolabile per la vivibilità della stazione di Firenze. Vogliamo rimettere tutto in discussione? Ecco perché Giani non può permettersi di dire di no, se non facendosi tanto del male.

8.In questo contesto la nuvola nera c’è e però non sembra rilevante: un assesore ai trasporti toscano si sta sbracciando, in favore di telecamere, per dire ai suoi elettori di Arezzo che lui non voleva, che non si doveva fare, che Rfi si sbaglia, che si butta sui binari. Si dà il caso – raccontano retroscenisti di solito informati – che l’assessore sia anche un fiero avversario interno del suo presidente Giani, entrambi del Pd. C’è da preoccuparsi? Mah, voi avete visto tutta questa gente che si botta sui binari? Forse è un rumoroso tric-trac che si spegne da solo, tra un po’.

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