El. Cec.
TERNI – Uno dei grandi filosofi della tradizione italiana, colui che scrisse “La scienza nuova”, considerato come il culmine del lavoro letterario di Giambattista Vico. Un grande uomo ma dalla vita tormentata, spesso frainteso e sminuito tanto dai contemporanei quanto dai posteri. Da questi pilastri parte il giornalista e scrittore Marcello Veneziani. Il suo ultimo lavoro “Vico dei Miracoli” è stato presentato nella sala conferenze della camera di commercio dell’Umbria a Terni in occasione dell’evento organizzato dall’associazione Principia Terni. A dialogare con lo scrittore, il professore Domenico Cialfi.
Marcello Veneziani spiega così la sua volontà di scrivere un libro dedicato a Giambattista Vico: «Una figura che reputo centrale nel pensiero italiano e anche trascurata nel corso dei secoli e della nostra attualità. Ho voluto scrivere questo libro perché non esisteva una biografia di Giambattista Vico, ci sono saggi, una piccola e carente autobiografia, ma non c’era una storia che metteva insieme la vita di Vico nella Napoli del suo tempo e il pensiero di Vico intrecciato alla biografia. Ho cercato di comporre, dunque, quest’operazione. Sembra un libro in apparenza romanzesco, cioè sembra un racconto di un cantastorie, a volte ci sono formule napoletane che servono per entrare nell’atmosfera. La cosa che mi ha spinto a scrivere la Vico è anche questo intreccio che suscita pietà e commozione, di un uomo grande ma che al tempo stesso avvertiva la totale incomprensione dei suoi contemporanei».
Un libro che racconta la vita del più grande filosofo italiano dalla nascita alla morte terrena con una dovizia di particolari, di aneddoti, di storie quotidiane vissute dal grande filosofo nella Napoli della fine del seicento e gli inizi del settecento, scritti come un romanzo che non solo ti fa venire voglia di conoscere Vico, ma, come ha scritto Giuliano Ferrara, “ti fa venir voglia di andare a Napoli”.





