Maxi piano del rilancio delle Acciaierie. Bandecchi deve intervenire solo sulla discarica e ora può dimostrare di essere efficiente

SPOTLIGHT di MARCO BRUNACCI | Convocato a Roma dal ministro Urso – come anticipato da Umbria7 – il sindaco racconta di un incontro cordiale ma le sue dichiarazioni non rassicurano. E comunque si attendono i fatti

di Marco Brunacci

TERNI – Bisogna ammetterlo: Bandecchi è sempre più “Special one”.
Gli ultimi fatti. Come annunciato da Umbria7 il sindaco di Terni ha stamane risposto alla convocazione del ministro Urso per parlare della questione discarica, l’unico aspetto del maxi piano da un miliardo e passa di euro per le acciaierie e la città di Terni che lo riguarda direttamente.

Il ministro Urso deve averglielo sinteticamente spiegato e si immagina che abbia anche la sua fattiva (ed efficiente) collaborazione su questo aspetto, che è marginale rispetto al resto del piano, ma che necessita di attenzione da parte del sindaco, chiamato a prendere decisioni rapide per il bene della città.
Ma la nota dell’Ansa, che ha fatto seguito all’incontro con Urso, non rassicura, anzi, a ben guardare è un piccolo cammeo, degno però del miglior teatro dell’assurdo, Beckett e Ionesco insieme.
Bandecchi – scrive l’Ansa – ha commentato così: «Quello con il ministro Adolfo Urso è stato un incontro cordiale e non vado altre». E già qui, nessuno sa (e forse non saprà mai) dove voleva andare (“oltre”) l’ottimo sindaco di Terni.
Poi: “Quello che posso aggiungere è che c’è una fattiva collaborazione”. Bene, grande, applauso: il sindaco farà tutto il possibile per far partire prima possibile il recupero della discarica (In anni 3, con spese interamente a carico del Gruppo Arvedi)? Indirà a tempo record la gara di appalto per i lavori, sorprenderà per efficienza il gruppo industriale venuto dal Nord, espletando tutte le formalità burocratiche pendenti e consentendogli di iniziare a gran velocità il recupero e dimostrando di volere solo il bene dei cittadini ternani che attendono il rilancio come una vera manna?
Boh, forse.

Perché la dichiarazione di Bandecchi all’Ansa prosegue, enigmatica, così: «Ma sono anche contento che il sindaco non sia chiamato a mettere la propria firma sul documento di rilancio delle acciaierie».
Signor sindaco, tranquillo, nessuno le ha chiesto di firmare alcunché. Tutto è stato fatto tra Regione, Ministero e Commissione europea. Lei deve pensare solo alla discarica.
Ma forse vuol dire che lei ancora si ricorda di quel suo progetto-burla che vagheggiava l’intervento di Godzilla nella fauci del sottosuolo ternano per purificare innumerevoli strati geologici fino al centro della Terra?
Per fortuna ci si avvia alla conclusione: «Adesso attendo la documentazione», dice Bandecchi.
Oh, Signore. La documentazione di cosa? Si immagina solo quella che riguarda la discarica. Ma, pardòn, il Comune non dovrebbe già avere tutto il necessario? Il gruppo Arvedi infatti si impegna a bonificare la discarica nell’unico modo consentito dalle rigide normative ambientali dell’Unione europea, il Landfill mining (LFM), ma il resto è questione del sicuramente efficientissimo sindaco Bandecchi, il quale – ne siamo convinti – stupirà tutti facendo partire a tempo di record i lavori. E’ o non è un industriale, uomo del fare, che sogna di far lavorare più e meglio la gente della sua città?
Sicuramente non c’è il pericolo che la vicenda della discarica finisca come nel teatro dell’assurdo, “Aspettando Godot”, uno che non arriva mai.
Qualora comunque, malauguratamente, Bandecchi e la macchina comunale si inceppassero (non sia mai), i cittadini ternani stiano tranquilli: il maxi investimento da 1 miliardo e 20 milioni di euro partirà entro gennaio 2024 e terminerà a fine 2026. Discarica a parte.

In attesa di arrivare a 300mila abitanti Terni tocca quota 500mila alla Cascata

Tic Festival 2024: dal 12 al 14 aprile